Origgio-mostra-Giapponesi-300x244Origgio – Nel fine settimana si conclude a villa Borletti la collettiva di artisti giapponesi intitolata “Uno sguardo a Oriente”. L’esposizione pone i visitatori di fronte a una concezione dell’arte diversa da quella occidentale: per gli orientali, indagare sulla forma non è mai in continuità con la storia precedente ma è una ricerca ispirata ad una visione personalistica. Scrive infatti Antonio Maria Pecchini nella presentazione a catalogo: “Immerso nella sua individualità l’artista ricerca un concetto di “bellezza” nella possibilità data dall’intrecciarsi del vecchio con il nuovo perché trovare forme significa soltanto integrare. L’artista occidentale, invece, conduce ricerche formali muovendosi attorno a precedenti operatività: l’impressionismo, l’espressionismo, il figurativo e l’astratto, l’informale o il minimalismo, new dada o il concettuale, ecc…, momenti di ricerca che convivono in una realtà temporale lineare, disgiunta da una singolarità estetica storica e capace d’esprimere singole Origgio-mostra-Giapponesi-2-300x222personalità artistiche in una ricerca del bello e dell’armonia. A partire dal Novecento però, anche la cultura orientale cerca una integrazione con le esperienze occidentali: si innamora del Rinascimento italiano, della scultura francese, particolarmente per Auguste Rodin, valorizzando e ricercando quel concetto di perfezione e armonia che il mondo rinascimentale e “classico” lascia intravedere. Dentro questo nuovo spirito si è sviluppata anche l’attuale ricerca giapponese, nel tentativo di costruire forme all’interno di quelle sintesi spaziali e formali che già il loro mondo estetico perseguiva, dove il bello non è mai una semplice dimensione armonica e formale data Origgio-mostra-Giapponesi-1-300x191ma è una costante ricerca di completezza”.

L’esposizione dunque mostra differenti modalità espressive, tutte tese alla ricerca di singolarità formali più autonome. Tentativo che ha una duplice esigenza, presentare le molteplicità di una esperienza artistica e le potenzialità della loro cultura solo apparentemente così lontana dal nostro pensiero occidentale. La mostra in calendario sino al 23 marzo è aperta al pubblico dalle 9.30 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Rhb_Bernina_Albula