Varese -La mostra in corso dal 28 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019 alla Pinacoteca Züst di Rancate, “Il Rinascimento nelle terre ticinesi 2. Dal territorio al museo”, si concentra sul più importante pittore varesino del Rinascimento: Francesco De Tatti. Accanto al focus su De Tatti, essa si propone di offrire all’ammirazione del pubblico alcuni esempi, particolarmente significativi, di opere che hanno lasciato il Canton Ticino o per destinazioni interne – o per località estere, tra cui l’Italia stessa.
Tra queste si segnala la cornice lignea intagliata, dorata e dipinta, raffigurante Angelo annunciante e Vergine Annunciata, tra San Giorgio, San Giorgio e il drago, San Michele arcangelo e San Michele che sconfigge Satana, del 1520 circa, donata nel 2011 ai Musei Civici di Varese.
L’opera, che nel suo insieme appare frutto di sostituzioni e rimaneggiamenti, è di scultore lombardo ignoto nell’ambito di Giovanni Angelo e Tiburzio del Maino e di pittore lombardo. In un primo tempo è stata riferita al De Tatti, ma seppur emergono analogie, non ci sono punti di contatto con l’artista e anzi l’autore di questa cornice sembra di una cultura più sofisticata e più moderna di quella del De Tatti. Si è ipotizzato in origine che la cornice circondasse un affresco venerato,- come nel caso del polittico per la Madonna della Neve a Domodossola o in quello del polittico di Brunello- oppure una nicchia contenente una scultura forse raffigurante l’Ancangelo Raffaele, che completerebbe inograficamente il ciclo scolpito e dipinto.
La struttura di questa cornice lignea è composta da due lesene dipinte e dorate, formata ognuna da una tavola lignea legata a un archivolto. Sui pilastri sono dipinti, a sinistra san Giorgio e il drago e a destra san Michele che sconfigge Satana. Nell’archivolto, su un fondo dorato, lavorato con il bulino a rombi, sopra due cornucopie, che nascondono due code di due delfini, sono poste le figure scolpite e dipinte di un Angelo Annunciante e di una Vergine annunciata.
L’opera dopo la mostra ritornerà in Italia e sarà esposta nel percorso permanente del Castello di Masnago per essere ammirata e fornire ai visitatori un’importante testimonianza di un pittore fondamentale nel panorama artistico cinquecentesco.
Cristina Pesaro