Fino al 14 novembre il parco e le sale di Villa Recalcati ospitano le opere di Giancarlo Sangregorio. Dello scultore viene esposta una serie di capolavori di grandi dimensioni collocati nel parco settecentesco della sede della Provincia. "Sangregorio era appena un ragazzino – ha spiegato il curatore della mostra Flaminio Gualdoni – all'epoca dell'esposizione internazionale di Varese del 1949. Non ha mai pensato di intraprendere altra attività all'infuori della scultura. E davanti al bivio tra una figurazione ispirata al realismo sociale, tanto in voga nei decenni immediatamente successivi e tra l'astrazione geometrica, Sangregorio ha scelto una sua personalissima strada: il recupero delle modalità primarie della scultura, dell'antico saper combinare legno, pietra e marmo in forme che dei materiali stessi valorizzano la consistenza tattile ed il colore".
Farsi primitivo – "Sangregorio – ha insistito Gualdoni – riesce a fare della materia qualcosa di vivo perchè ne comprende l'intima vocazione. È una sorta di "sacro artefice" che riunisce in sè – come è naturale e giusto che sia – il sapere manuale dello scalpellino e l'ispirazione creativa più alta. Sangregorio, in un certo senso, può essere visto in parallelo con quello che il rumeno Brancusi ha realizzato nella sua carriera: farsi primitivo, nel rapporto con i materiali, in una vorace sperimentazione di e con il legno e la pietra. Credo che nessun altro autore abbia trascorso così tanto tempo a contatto con la natura e i paesaggi delle montagne in Val Vigezzo. Questa che inauguriamo in Villa Recalcati non è una rassegna
numericamente significativa ma qualitativamente porta in mostra molti dei capolavori di questo autore sempre vissuto a Sesto Calende".
Squadra vincente… – Bis anche per la squadra di lavoro (oltre a Gualdoni, Mauro Carabelli e Vittore Frattini, progetto di comunicazione nuovamente affidato a Sara Frattini, Giorgio Lotti fotografo ufficiale, Valentina Mentasti per l'ufficio stampa) che ha garantito il successo alla rassegna di Giò Pomodoro, vera e propria "mostra da esportazione" capace di convogliare l'interesse non solo del ristretto ambito varesino ma anche di quello al di fuori dell' "impero prealpino". E tutto questo facendo affidamento in larga parte a forza e disponibilità di volontari in una sede che sede museale non è.
Bis anche per il tandem con Taino che accoglierà una rassegna di opere grafiche di Sangregorio. "Con Sangregorio – ha ribadito l'assessore alla cultura Francesca Brianza – siamo convinti di ripetere il successo registrato con le opere di Pomodoro e soprattutto confermiamo l'impegno di Villa Recalcati a voler "costruire" una permanente con le opere degli artisti che esporranno in questi tre anni".
E in conferenza stampa è arrivato anche l'affondo. "Ho nel cassetto un sogno che dura da un bel po' di tempo, ma io sono un ragazzo tenace". Gualdoni lascia trapelare il progetto di aprire a Varese una scuola di arte di alto livello, una sorta di succursale di Brera o, come è avvenuto per l'Insubria, di gemmazione dal più antico istituto. I tempi parrebbero essere maturi, lo scambio con il Canton Ticino, da cui proviene una grossa fetta
degli studenti pendolari braidensi, favorevole, la volontà politica. Dunque, potremo vedere a breve un'Accademia d'arte a Varese che valorizzi in modo specifico la disciplina scultorea? C'è da augurarselo.
L'impegno logistico-economico, parrebbe nemmeno poi così ciclopico: "Non sono neccesarie Ville di rappresentanza – con restauri epocali a monte – occorrono solo atelier con grandi spazi. E il varesotto è ricco di edifici dismessi d'archeologia industriale". Dunque tutto lascerebbe immaginare una piccola rivoluzione: Brescia è già in pole position su questi progetti di accademie cittadine e Brera, come è noto, sta vivendo un momento di transizione con il grande trasloco nell'ex Caserma Magenta. Varese, che anche grazie a queste mostre e all'antologica permanente che ne sortirà a fine progetto, potrebbe e dovrebbe investire nella formazione come Lugano ha già fatto con la sua Accademia di Architettura. Questo, sì, sarebbe il lascito più prezioso e frugiferente de "Scultori a Villa Recalcati".
Giancarlo Sangregorio
Dal 12 settembre al 14 novembre 2010
Varese – Villa Recalcati
Piazzale Della Libertà 1
orario: dalle 10.30 – 17.30
vernissage: 12 settembre 2010
A cura di Flaminio Gualdoni
Ingresso libero
scultoriavillarecalcati@gmail.com www.provincia.va.it