Tra vescovi e marionette – La galleria Ottonovecento di Laveno ospita, fino al 18 luglio, una coppia di artisti lavenesi di generazioni differenti ma dalla profonda vena creativa: Luca Lischetti e Albino Reggiori. Una scelta controcorrente rispetto all'ordinaria scelta espositiva dei Silvestri, titolari della sede, che tradizionalmente hanno privilegiato artisti locali attivi tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento.
Le marionette – Lischetti, nato negli anni Cinquanta espone alcuni lavori degli anni Settanta, frutto della prima parte della sua carriera artistica, nei quali forte è la ricerca del senso della persona e della figura umana tagliata e riprodotta su grandi pannelli-collages. Opere che, durante l'inaugurazione, hanno stupito lo stesso artista che faticava a ricordarne la storia. Oggetti che dimostrano la predilezione per le due dimensioni, all'inizio della carriera del lavenese, che oggi si è spostato verso opere che uniscono parti scultoree e parti dipinte. Il primo Lischetti presenta un uomo-marionetta mosso dall'artista che ne taglia i pezzi e li mette in buste di poesia, o lo fa danzare su palcoscenici semibui tra espressioni a metà tra il dolore e l'assenza di sentimenti.
I vescovi – Di tutt'altra materia la pittura di Reggiori, scomparso alcuni anni fa, maestro ceramista che ha portato l'incisione tipica della terracotta sulla tela: i suoi quadri sono infatti arzigogoli di punteruolo in cui il disegno riempie ogni spazio e delinea, in una specie di continuità, forme di cattedrali e vescovi che si incuneano e si mischiano con il cielo, alla ricerca di una connessione tra terra e spirito che l'architettura gotica, protagonista delle tele, vuole simboleggiare.
Luca Lischetti – Albino Reggiori
Fino al 18 luglio
Galleria Ottonovecento
Laveno Mombello (VA)
La mostra seguirà i seguenti orari:
Mar-Gio 15:00-20:00
Ven-Sab-Dom 10:00-13:00 e 14:30-20:30