All'inseguimento dei "viaggiatori della notte"- Eligio Antonelli – per tutto il mese di luglio – espone le sue ultime opere all'Azzurra Cafè di Mercallo. Un percorso nuovo alla scoperta di quella che è l'attualità del mito, il suo ruolo di conservazione della tradizione e del rinnovamento della bellezza umana. Quello che propone il pittore di Sesto Calende è di mettere in evidenza quanto il mito e la classicità, con tutti i valori di umanesimo che con loro portano, siano in pericolo. Messi in forse dall'avanzare della tecnologia e della banalità del pensiero e del vivere. Un'esplorazione che si fa più marcatamente razionale dopo le prime prove strettamente legate all'informale di stampo Anni '60.
Dalla applicazioni alla grafite – Il percorso oggi è segnato: sui quadri di Antonelli compaiono piccole facce incollate a rappresentare simboli di un'antichità trascorsa e in pericolo di scomparsa anche dall'orizzonte della memoria. Sono immagini che navigano dentro colori smorti, avvolti nella nebbia di un paesaggio che non trova definizione, il paesaggio della storia antica e contemporaneamente quello dell'inconscio. Lo stesso paesaggio che oggi Antonelli va esplorando con una nuova tecnica: applicando grafite e poi spazzolandola per trarre in superficie i bagliori di quel materiale. Bagliori che suonano come illuminazioni all'interno di una luce opaca e nebbiosa, nel velo steso sulla memoria.