Dove sono gli italiani? – E' partita in questi giorni la nuova stagione di apertura al pubblico per Villa Cicogna Mozzoni di Bisuschio, un esempio illustre di quello che è fu l'architettura rinascimentale nella nostra regione. Molte sono già le prenotazioni di gruppi provenieneti da diverse parti d'Europa e anche dall'America. Unico neo, la mancanza di italiani, che latitano ormai da qualche anno. C'è da chiedersi come mai (o come sempre?) si snobbano bellezze di casa nostra in favore di sempre più viaggi alla scoperta di nazioni e paesi lontani dal Bel Paese. Nell'intervista di Artevarese a Piereugenio Marchesini, Amministratore di Villa Cicogna, scopriamo meglio chi sono i veri affezionati alla villa che fu della famiglia Sforza.
"Anche questo 2010 è partito con la stagione delle visite, con grande soddisfazione perchè è il sessantatreesimo anno che siamo aperti al pubblico, ed è una bel traguardo raggiunto. Quest'anno bisogna rimarcare che abbiamo un bel numero di gruppi francesi, assieme ai soliti inglesi, pochissimi tedeschi e sono ritornati anche gli americani. Quelli che scarseggiano sono i gruppi italiani. Se la stagione, poi, dal punto di vista meteorologico si metterà un pò al bello, in questo periodo ci sono già da vedere molte fioriture, come le forsizie, alle camelie di cui abbiamo un gruppo storico nel parco che è pluricentenario, assieme naturalmente alla
visita agli appartamenti che è sempre interessante, perchè la villa è tutta arredata e, soprattutto, affrescata dai fratelli Campi di Cremona e dalla loro scuola all'interno e all'esterno; gli arredi vanno dal '500 all'800 e si può immaginare sul campo come si viveva in una casa dell'epoca con tutte le varie stanze."
Novità dalla Regione – Di questi giorni è la notizia di un nuovo progetto che coinvolgerà nei prossimi mesi Villa Cicogna Mozzoni a Bisuschio. La Regione Lombardia, infatti, sembra in procinto di iniziare (e sostenere) la catalogazione di moltissimi documenti risalenti all'epoca rinascimentale e che contengono importanti informazioni storiche su tutto il territorio valceresino. Ecco cosa ci ha raccontato, a riguardo, Piereugenio Marchesini: "La novità di oggi è che probabilmente, grazie ad un progetto della Regione Lombardia, sistemeremo o, perlomeno, classificheremo dettagliatamente tutto l'archivio, che sono ben quattro armadi di documenti."