Situata in una posizione dominante, sulla sponda occidentale del lago lariano, proprio di fronte all'Isola Comacina e accanto al complesso romanico di Santa Maria Maddalena di Ospitaletto, Villa Leoni a Ossuccio rappresenta un altro affascinante esempio di Razionalismo comasco. L'edificio, opera dell'architetto della Tremezzina Pietro Lingeri (Bolvedro, 1894 – Tremezzo, 1968), fu realizzato tra il 1941 e il 1944, su commissione dei coniugi e industriali del settore dolciario Raffaele Leoni e Diana Peduzzi e nel rispetto delle caratteristiche tradizionali dell'architettura lacustre. La muratura in pietra di Moltrasio, i pilastri e i davanzali in pietra delle Cave di Musso, le superfici intonacate e la copertura in legno e ardesia si sposano felicemente con il paesaggio circostante sottolineando la struttura semplice e lineare della villa, alleggerita sul fronte da ampie vetrate rettangolari che puntano verso il lago. L'ingresso è caratterizzato da una scala a tre rampe interamente in marmo bianco, che introduce nel salone e nella sala da pranzo, oggi utilizzati come cornici per matrimoni e feste private, mentre nei due piani superiori sono distribuiti le stanze e gli ambienti di servizio.
Particolarmente suggestivo il patio, in parte tenuto a verde ed in parte lastricato, che si compenetra con il piano inferiore costruendo una sorta di arioso loggiato. Armonica anche la scelta cromatica: le pareti interne e i serramenti sono tinteggiati con azzurri, verdi e rosa, in voluto contrasto con i pavimenti ricoperti di un mosaico di marmo bianco e nero, la facciata principale è finita con dello stucco in colore guscio d'uovo e le travature del patio sono dipinte di rosa salmone. Colori uniformi e tenui «derivati da uno studio cromatico basato sulla gradazione luminosa». Gli arredi interni, fissi e integrati nelle partiture murarie – come le librerie che coprono strategicamente i caloriferi sotto le finestre e i diversi mobili, fra i quali il tavolo e la credenza sospesa della sala da pranzo – si rifanno al progetto originario di Lingeri coronando un ambiente già molto sobrio ed elegante.