Nelle stanze dove una volta c'era il setificio è stato allestito "Il giro nel mondo in 80 acquarelli". Nel suo studio ci sono ancora i disegni delle beccacce, la sua passione, e dei cani che amava e che lo accompagnavano nella caccia. E poi c'è la stanza dedicata alla Città Ideale, affascinante progetto che l'ha reso famoso in tutto il mondo. Tutto racconta della personalità e l'opera di Guglielmo Mozzoni, in quella villa di Biumo superiore che da oggi i varesini potranno imparare a conoscere.
Sono stati esposti i documenti storici e i plastici, come quello della biblioteca di Teheran costruito nel 1978. Ma la vera meraviglia per il visitatore è vedere da vicino i plastici rotondi che ruotano, all'interno dei quali sembra di partire per un viaggio vero all'interno della città sognata dal Mozzoni. La sua è la polis perfetta, in cui la forma sferica richiama Platone e la sua idea di compiutezza. Colui che abita la Città Ideale è l'individuo che ha ritrovato sé stesso, la sua totalità, colui che riesce a vivere in sintonia con la natura, senza rinunciare al progresso.