Obbiettivi – Uno spazio polifunzionale dedicato alla cultura in cui potrebbero trovare spazio anche un museo ed una pinacoteca. Le mire del piccolo comune di Clivio sono alte per quanto riguarda il futuro di Villa Reale. Un'ipotesi di miglioria dell'edificio e della sua fruizione resa possibile dal contributo regionale ottenuta dai 'fondi di rotazione' assegnati dalla Direzione generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia. L'Amministrazione comunale è in attesa di una risposta per il contributo di 341 mila euro da impiegare nel palazzo settecentesco di Clivio.
Metà e metà – "Oggi il palazzo è occupato dalla biblioteca comunale al primo piano e dal centro anziani al piano terra. L'idea è quella di ristrutturare anche l'altra ala dell'edificio, così da creare nuovi spazi disponibili per laboratori ed uffici in primis, comunicanti con le realtà già esistenti", spiega l'architetto del comune di Clivio, C.Sanzano. Una storica dimora sviluppata su tre piani, che necessita di interventi di manutenzione e strutturali, a partire dal tetto. Per ora sono stati eseguiti studi e campionature sull'intera struttura, accompagnati dalle relative schede tecniche che abbiamo presentato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. "All'interno non sono conservate decorazioni, anche se di pregio è il settecentesco controsoffitto ligneo a cassettoni conservato al piano terra", continua Salzano, "il progetto di intervento è a grandi linee definito, anche se è modellabile a seconda del contributo effettivo da parte della regione". Il costo totale dell'operazione di recupero è di 700 mila euro; una parte di questi viene data al comune varesino a fondo perso, un'altra fetta sotto forma di mutuo. Ancora da definire quindi la questione delle cifre e del fondo a disposizione reale per iniziare i lavori, che solo dopo aver avuto cifre certe saranno ben delineati; "da aule per laboratori di informatica, all'occupazione del grande ambiente esistente nel palazzo per incontri culturali ed esposizioni artistiche", specifica Salzano. Tra meno di un mese dovrebbe arrivare la risposta dalla Regione Lombardia, mentre la Soprintentendenza dei Beni Culturali, a cui sono stati presentati i progetti, ha già dato il via libera al progetto.