L'exploit – Montanari protagonista nella recente sessione d'asta riservata a pittura e scultura del XIX svoltasi presso la sede milanese di Sotheby's. Il pittore di Osio, in un incontro che ha visto molti invenduti, tra cui nomi di spicco come Pratella, Fattori, Boldini, è stato tra quanti, rispetto alle cifre di partenza, ha avuto un rialzo tra i più consistenti: la sua Portatrice d'acqua, un olio su tela del 1927, quasi un metro per 85 cm, è stata acquistata per la cifra di 36.750 euro, partendo da una soglia collocata tra i 7000 e i 10.000 euro.
Gli altri – Più modesti gli esiti per i tre Albertini in sessione: uno è rimasto invenduto, gli altri due, Figura a Viconago e Veduta del lago, sono stati aggiudicati all'incirca ai prezzi di offerta. Un po' meglio è andata all'opera di Domenico De Bernardi: il suo Mattino a
Besozzo ha più che raddoppiato la cifra di partenza, passando al nuovo acquirente per ua cifra intorno ai 13.500 euro, ben lontana comunque dai 23 mila euro raggiunti nel dicembre scorso dallo splendido Mattino d'inverno.
Esiti scarsi – Molti gli invenduti, si diceva: tra cui ben due Pratella, due Ciardi, mentre un acquarello di Emilio Gola è stato aggiudicato addirittura al di sotto delle quotazioni di partenza. Tra i non venduti anche quattro studi a carboncino di Gerolamo Induno, un paesaggio del primo Gino Severini, due Signorini, un quadro storico di Stefano Ussi, mentre è stato aaggiudicato un olio su tela, attribuito a Silvestro Lega; una sessione sottotono, in cui non hanno brillato nemmeno i più solidi. Anche Boldini, Pratella, Fattori non hanno conosciuto particolari picchi. Fanno eccezione in pochi: Carlo Markò il Vecchio, che ha 'visto' aggiudicarsi il suo Diana e Callisto per la ragguardevole cifra di 156 mila euro e, a livelli più bassi, l'olio su tela Il pittore di Giacomo Favretto, aggiudicato per 46 mila partendo da stime tra i 18 e i 25 mila.