Vilvoorde (BE) – La metamorfosi è netta e irreversibile: uno spazio militare, potenziale luogo a predisposizione bellica (mai escludere l’insorgere di un novello Dottor Stranamore) rinasce a nuova vita grazie al contributo di nove artisti provenienti da più paesi europei e dagli Stati Uniti.
La base militare di Vilvoorde in Belgio ospita sino al 5 settembre la collettiva “Volando sull’ala del corvo” a cura di Evelyn Simons con opere che spaziano tra video, installazioni, pittura e scultura dedicando, nel corso dell’esposizione una significativa parentesi al film sperimentale commissionato da Grace Ndiritu registrato su Asiat, con colonna sonora del pioniere della techno music Jeff Mills.
Giocano in casa artisti quali Aline Bouvy, Daan Gielis e Rotor, mentre dalla svizzera proviene Tarek Banchini, dal Brasile Sonia Gomez, dalla Francia Lakhrissi, dagli Stati Uniti Rashid Johnson , dalla Gran Bretagna Grace Ndiritu e dall’Italia l’artista visiva Marinella Senatore.
Nel corso dell’esposizione sono previste performance che prevedono piste da ballo inventive, teatri immaginari e architetture circolari al fine di conferire nuova e vitale energia ad un luogo staticamente e infelicemente connotato da invasiva impronta bellico – militare.
Collettiva – “Volando sull’ala del corvo” – Ex Base Militare U.S.A. – Fino al 5 settembre: orario sabato e domenica 14- 19
Mauro Bianchini