{"id":11452,"date":"2006-06-19T17:31:59","date_gmt":"2006-06-19T17:31:59","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-02T05:53:04","modified_gmt":"2007-04-02T05:53:04","slug":"fontana-l-arte-di-fare-lo-spazio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/fontana-l-arte-di-fare-lo-spazio\/","title":{"rendered":"Fontana, l’arte di fare lo spazio"},"content":{"rendered":"
E sempre alta l'attenzione per Lucio Fontana e la sua opera che, a distanza di decenni, non finisce mai di interessare.<\/strong> Se l'arte moderna si è sviluppata per un secolo guardando alla fervida creatività di Picasso, l'arte contemporanea ha in Fontana una autentica pietra miliare. <\/p>\n Lo testimoniano ampiamente i tanti musei che espongono sue opere<\/strong> in pianta stabile, ma soprattutto quel concetto speculativo di spazialità che per lui è sempre stata una splendida ossessione e che sta alla base di ricerche e tendenze tuttora in corso (soprattutto concettuale e minimalismo, oltre ad un cospicuo numero di esperienze a carattere analitico). <\/p>\n <\/p>\n Quasi a volerne dimostrare l'attualità, la Peggy Guggenheim Foundation<\/strong> dedica all'artista una grande mostra che rimarrà aperta sino al 24 settembre a Venezia per poi trasmigrare a New York. Ed una visita alla prestigiosa collezione può essere messa in programma, tenendo anche conto delle numerose varianti che può offrire la città lagunare.<\/p>\n Del resto, la retrospettiva, per qualità delle opere<\/strong>, unitarietà del percorso espositivo, rappresentatività di diversi lavori nell'ambito dell'evoluzione creativa dell'artista, ben si presta ad alcune considerazioni di fondo, intersecandosi fra l'altro con un'altra mostra su Fontana che si è aperta il 17 giugno presso il Museo Bodini di Gemonio, tesa a documentare l'attività plastica dell'argentino (che, come noto, si forma come scultore) nell'ambito della ceramica. <\/p>\n Una mostra opportuna pure quest'ultima<\/strong>, poiché, oltre a mettere in evidenza un settore che rappresenta una autentica tradizione per il nostro territorio e nel quale Fontana ha pure modo di offrire una chiave particolare della sua genialità, fa risaltare i legami che l'artista ha avuto con la sua terra. Morirà infatti a Comabbio (1968), paese d'origine della sua famiglia, dove si era trasferito da Milano, per andare ad abitare nella vecchia casa colonica restaurata. <\/p>\n Per Fontana lo spazio è un elemento attivo (far spazio<\/strong> significa crearlo e non rappresentarlo) che diventa rivelatore di una realtà complessa nella quale mondo reale e mondo dell'arte si incontrano, creando un rapporto biunivoco capace di dar vita all'evento artistico.<\/p>\n Lo spazio si definisce quindi in relazione all'opera, intesa come qualcosa continuamente in divenire, senza più separazione tra il piano della pittura, il segno grafico, la plasticità della scultura e lo spazio stesso che sta attorno all'opera e la determina.<\/p>\n <\/p>\n Fontana è continuamente teso alla ricerca di una spazio<\/strong> che sia crescita armonica, energia vitale e lo trova tanto nell'enunciazione barocca quanto nell'allusione ad uno spazio altro, non tangibile, costantemente tenuto in una condizione d'attesa, ma presente come un'ombra accanto alla concretezza dei giorni. Non è forse d'intonazione barocca quel segno luminoso che dà corpo nel 1949, presso la Galleria del Naviglio, all'Ambiente Spaziale a luce nera di Woods? <\/p>\n Questa tensione, che per la sua persistenza è intrinseca<\/strong> alla stessa connaturata vocazione sperimentale dell'artista, risulta ravvisabile tanto nelle ceramiche d'intonazione naturalistica in cui una tatualità baroccheggiante, peraltra ricca di spunti informali e surreali, fa lievitare la materia verso lo spazio, quasi a liberarla dal suo peso; quanto in quelle successive, impostate secondo le coordinate teoriche dello spazialismo, in cui è tutta una tensione fra la materia e l'anelito a liberarsene.<\/p>\n Del resto, cos'è il registro barocco se non una crescita continua e progressiva di armonia spaziale? <\/strong>E, tornando alle mostre di Venezia e di Gemonio, lo è pure la sintesi spaziale, che si racchiude in un buco o, meglio ancora, in un taglio, e che assume la valenza di un concentrato di energia gestuale. Ma, quel piccolo, implosivo squarcio in una tela apre uno spazio inesplorato ricco di tensioni trascendenti e aspettative psicologiche che aprono la strada all'utopia.<\/p>\n <\/strong> <\/p>\n Lucio Fontana. Attraversando la materia <\/strong> Lucio Fontana. Venezia\/New York VeneziaCollezione Peggy Guggenheim E sempre alta l'attenzione per Lucio Fontana e la sua opera che, a distanza di decenni, non finisce mai di interessare. Se l'arte moderna si è sviluppata per un secolo guardando alla fervida creatività di Picasso, l'arte contemporanea ha in Fontana una autentica pietra miliare. Lo testimoniano ampiamente i tanti musei che espongono sue opere […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11453,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[59,17,52],"tags":[],"yoast_head":"\n
Gemonio
Museo Bodini
17 giugnp – 29 ottobre
fino al 14\/9 giov-ven. 15-18.30, sabato e domenica 10.30-12.30 e 15-18.30
in seguito solo sabato e domenica<\/p>\n
701 Dorsoduro
Fino al 24 settembre
orari:10-18
chiuso martedì.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"