{"id":11465,"date":"2006-06-27T15:17:32","date_gmt":"2006-06-27T15:17:32","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-04T03:47:56","modified_gmt":"2007-04-04T03:47:56","slug":"giovanni-beluffi-la-pittura-che-crea-atmosfere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/giovanni-beluffi-la-pittura-che-crea-atmosfere\/","title":{"rendered":"Giovanni Beluffi, la pittura che crea Atmosfere"},"content":{"rendered":"
Nella pittura di Giovanni Beluffi alla Fondazione Pagani di Castellanza non ci sono alberi e fiori, prati verdi e cieli azzurri o imbronciati, né tutto quanto rientra nel campo definito della nominazione.<\/strong> Di oggettivo ci potrebbero essere solo delle prospettive lineari che tendono a distinguere i fondi dai primi piani ed il loro digradare, ma forse è solo un illusione ottica affidata al personale sentire dell'osservatore. <\/p>\n C'è però molta semplicità, fatta di campiture sensibilissime<\/strong> e di pure percezioni che sembrano evocare l'estrema essenza di ogni cosa, quella forza indomita che sta dentro il creato e che cerchiamo continuamente di decifrare ma che non manca mai di sorprenderci con le sue rivelazioni. <\/p>\n Beluffi ha una pennellata fluida e leggera,<\/strong> che sa assecondare le emozioni e l'interiorità con evanescenze millesimate, e sembra abbandonarsi all'incanto della materia, percepirne le lusinghe, ma poi un gesto rapido, istintivo, a volte rompe la magmaticità del tessuto cromatico per cercare un estremo tentativo di aggancio ad una lontana memoria della realtà. Tuttavia, nonostante l'affiorare di una dolente coscienza esistenziale<\/strong>, l'incantesimo non si rompe affidandosi ad una sottile e pervasiva tensione lirica. Sin qui, assecondando le immagini ed il loro sviluppo poetico, quanto la mostra sa ispirare al cuore. <\/p>\n Per quanto riguarda le notazioni in merito a questa nuova uscita di Beluffi<\/strong>, va detto che il pittore sepriese ha ormai raggiunto una distintiva personalità espressiva che gli permette di agire entro un filone che per colori, contenuti, prodromi ispirativi, e per un certo spontaneo ricorso a residui chiaroscurali, potremmo definire neo-naturalismo lombardo. <\/p>\n La composizione più che a ritmi e scansioni si affida ad un agire della luce<\/strong> endogeno alla materia ed alla sua capacità di indagare le cose senza rappresentarle ma proiettandone il senso compiuto in una lettura di clima dove natura, luce e tono istruiscono una sorta di lievitazione organica.<\/p>\n Giovanni Beluffi. Atmosfere<\/strong> Catalogo Italgraf. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Giovanni Beluffi Nella pittura di Giovanni Beluffi alla Fondazione Pagani di Castellanza non ci sono alberi e fiori, prati verdi e cieli azzurri o imbronciati, né tutto quanto rientra nel campo definito della nominazione. Di oggettivo ci potrebbero essere solo delle prospettive lineari che tendono a distinguere i fondi dai primi piani ed il loro […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11466,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[64,15,50],"tags":[],"yoast_head":"\n
17 giugno – 30 luglio
Castellanza
Fondazione Pagani
via Per Gerenzano
A cura di Graziano Azimonti
tel.&fax:0331-503113
email: museo-pagani@libero.it
Orari: sabato e domenica 10-12.30 e 14.30-18.30 <\/p>\n