{"id":11498,"date":"2006-07-26T15:01:40","date_gmt":"2006-07-26T15:01:40","guid":{"rendered":""},"modified":"2021-12-27T12:58:34","modified_gmt":"2021-12-27T11:58:34","slug":"requiem-per-lucenz","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/requiem-per-lucenz\/","title":{"rendered":"Requiem per Lucenz"},"content":{"rendered":"
Lucenz si \u00e8 spento, in una caldissima domenica di luglio. Adesso avr\u00e0 un po’ d’ombra e refrigerio, almeno.<\/strong> Sottoterra. Lucenz \u00e8 nome d’arte, suonava cos\u00ec, ripresa dell’Enzo di battesimo, con quel prefisso luminoso e luminare, esplosivo nel terminare…Gli \u00e8 scoppiato il cuore, gi\u00e0 malandato.<\/p>\n Non ha voluto saperne di fermarsi, nei giorni torridi di questa piena estate<\/strong>. Si parte in ogni stagione, ma andarsene d’estate \u00e8 quasi beffa alle partenze intelligenti, ironia della vacanza definitiva.<\/p>\n L’artista Enzo Lucenz si era fatto carico, da Direttore Artistico<\/strong>, del Chiostro di Voltorre che si voleva rilanciare. Affiancato da un’assistente, aveva stilato programmi ambiziosi, moltiplicato i contatti per renderli fattibili, realizzato con tempi disumani e mezzi troppo umani esposizioni di nomi non proprio ultimi (Mimmo Rotella).<\/p>\n Si era fatta gi\u00e0 notare la grafica rinnovata del Chiostro, voluta dal maestro Lucenz, vagamente luciferino nel vedere tutto in verticale, dal basso verso l’alto. Un’ossessione. E’ stato accontentato.<\/p>\n La sua ricerca artistica ha fatto perno sulla deflagrazione<\/strong>, sempre trattenuta comunque in equilibrio di forme, materie e colori. Affermazione caparbia di un ordine nel disordine, di una tregua nello scoppio, liberatorio di sorprendenti visioni. Troppo facile riconoscere nella sua fine il suo corpo divenuto opera.<\/p>\n E’ una vittima del lavoro creativo, alla fin fine, della vita da aggredire<\/strong> e della passione per la distruzione propria dell’arte contemporanea, che non \u00e8 fine a se stessa, forse, ma mima quel che accade nel mondo e pu\u00f2 portare a un’apertura ulteriore. Almeno nella forma, nell’utopia, che dell’arte \u00e8 una patria.<\/p>\n Il Chiostro di Voltorre rimane orfano del suo breve accanito nocchiero<\/strong>, il cui timone non potr\u00e0 essere dimenticato. Anche se la giostra forsennata del sistema dell’arte non s’arresta, incalza e divora i suoi figli.<\/p>\n Buon viaggio, Lucenz, inghiottito dal mostro lacustre<\/strong>, romanico, che avevate scelto per nuovo logo del chiostro. Un luogo di pace, che non ha portato bene, a un guerriero.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Lucenz si \u00e8 spento, in una caldissima domenica di luglio. Adesso avr\u00e0 un po’ d’ombra e refrigerio, almeno. Sottoterra. Lucenz \u00e8 nome d’arte, suonava cos\u00ec, ripresa dell’Enzo di battesimo, con quel prefisso luminoso e luminare, esplosivo nel terminare…Gli \u00e8 scoppiato il cuore, gi\u00e0 malandato. Non ha voluto saperne di fermarsi, nei giorni torridi di questa […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11499,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,17,51],"tags":[],"yoast_head":"\n