{"id":11529,"date":"2006-08-10T09:54:29","date_gmt":"2006-08-10T09:54:29","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-02T11:46:54","modified_gmt":"2007-04-02T11:46:54","slug":"una-cattedrale-per-arcumeggia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/una-cattedrale-per-arcumeggia\/","title":{"rendered":"Una cattedrale per Arcumeggia"},"content":{"rendered":"
Arcumeggia<\/strong> – Nel ricco menu di iniziative volte al rilancio del paese dipinto di Arcumeggia, non poteva mancare l'unico fatto che dà vera continuità alla Galleria d'Arte all'aperto nata cinquant'anni fa: la realizzazione di un nuovo affresco murale. <\/p>\n Il mezzo secolo intercorso ha visto il periodo iniziale, per tutti gli anni '60<\/strong>, incrementare gli affreschi sulle case arcumeggiasche, con bei nomi della pittura italiana attratti e stimolati da quell'esperienza, tra il lavoro e la vacanza. Fin dagli anni '70 si ebbe una crisi della proposta, fattasi forse troppo arcadica, e spariti man mano dalla scena del mondo gli artefici, i promotori e gli artisti, di quella irripetibile avventura. <\/p>\n Che giustamente viene celebrata nell'estate del cinquantenario<\/strong>, ma non del tutto consegnata alla storia, se si è invitato Albino Reggiori a realizzare l'affresco che vorrebbe segnare la rinascita della tradizione. Meglio tardi che mai, sacrosanto riconoscimento di un'artista attivo da decenni sul territorio prealpino che, a dispetto dell'età e della non florida salute, ha accettato l'onore. <\/p>\n Tecnicamente, di Reggiori è il cartone di 2 per 1,5 metri, raffigurante un suo tipico soggetto<\/strong>: una cattedrale con un cesto di frutta. L'esecuzione, tramite il metodo dello spolvero e la tecnica a fresco, è affidata a due freschisti ticinesi, Piergiorgio Ceresa e Leo Tami, il primo partecipante al secondo corso di affresco tenuto ad Arcumeggia da Gianfilippo Usellini nel 1963. <\/p>\n I fili dell'arte sono tanti, ingarbugliati, ma spesso tornano e risarciscono<\/strong>. Albino Reggiori non è nuovo nell'affresco, avendone già realizzati negli ultimi trent'anni a Diamante “Cirella” in Calabria, in Piemonte a Santhià in due occasioni, a Maglione e a Bioglio, a Nardò in provincia di Lecce. L'esecuzione dell'affresco, il cui effetto si può già antivedere nella riproduzione esposta vicino all'impalcatura, è prevista in una quindicina di giorni, precisamente dal 16 al 30 agosto, con l'autore presente a sorvegliare il lavoro. <\/p>\n L'ultimo affresco era stato dipinto cinque anni fa, da Antonio Pedretti <\/strong>, e raffigurava il Monte Rosa. Quello di Reggiori si troverà di fronte ai “Corridori”di Aligi Sassu, vicino alla “Crocifissione” di Fiorenzo Tomea. Come già i suoi colleghi, anche il maestro di Laveno propone un lavoro esemplare della sua iconografia ricorrendo a uno spolvero originariamente destinato a un affresco, così da limitare il rischio di un adattamento di un'opera a un altro mezzo – la pittura a fresco – ricca di una splendida tradizione e fornita di suoi propri valori, che occorre conoscere e rispettare.<\/p>\n E' da credere che saranno in molti ad ascendere ad Arcumeggia<\/strong>, curiosi di come avvenga l'esecuzione di un affresco, tecnica impareggiabile. L'inaugurazione dell'ultima fatica e gioia artistica di Arcumeggia sarà tra il 16 e il 17 settembre. L'opera dipinta, incisa e a ceramica di Albino Reggiori, con lavori a partire dal 1967, sarà in mostra ad Arcumeggia, a commento e complemento dell'affresco ultimo adottato, negli spazi della “Bottega del Pittore” e della “Sangalleria”, a cura di Luigi Sangalli e di Angela Reggiori, figlia di Albino. <\/p>\n E' una ghiotta occasione per rivisitare una personalità artistica locale fortemente originale<\/strong>, capace di abbinare sapienza tecnica e intensità espressiva. L'affresco di Arcumeggia corona una carriera e una vita dedicata, senza risparmio e senza mistificazioni, al mestiere più bello e tragico che esista.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Scorcio di Arcumeggia Arcumeggia – Nel ricco menu di iniziative volte al rilancio del paese dipinto di Arcumeggia, non poteva mancare l'unico fatto che dà vera continuità alla Galleria d'Arte all'aperto nata cinquant'anni fa: la realizzazione di un nuovo affresco murale. Il mezzo secolo intercorso ha visto il periodo iniziale, per tutti gli anni '60, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11530,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[40,15,52],"tags":[],"yoast_head":"\n