{"id":11564,"date":"2006-09-05T18:21:30","date_gmt":"2006-09-05T18:21:30","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-02T12:32:20","modified_gmt":"2007-04-02T12:32:20","slug":"il-viaggio-verso-casa-di-arturo-tosi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-viaggio-verso-casa-di-arturo-tosi\/","title":{"rendered":"Il viaggio verso casa di Arturo Tosi"},"content":{"rendered":"
Rovetta ha dato. La capitale morale della vita di Arturo Tosi, la sua Giverny ha già ospitato e già chiuso la mostra dedicata al maestro lombardo.<\/strong> Una puntata veloce poco più di un mese e mezzo. Per un artista che di quel paese ha amato tanto se non tutto e che quel paese ha fatto entrare nella letteratura artistica, se non nella cultura tout cour <\/em>del Novecento. <\/p>\n In questo senso Rovetta, piccolo borgo della Val Seriana nella bergamasca ha già ricevuto da Tosi<\/strong>. In questa estate che è stata come al solito caldissima poi improvvisamente quasi fin troppo inclemente, specie nelle valli, a riannodare i fili con la pittura buona e umida del gentiluomo di campagna, sono arrivati in tremila circa; così dicono le stime ufficiali. Duecento i cataloghi venduti. <\/p>\n Per l'emozione, a cinquant'anni esatti dalla morte di Tosi,<\/strong> di quanti allora giovinetti che possono ancora ricordarsi del solitario che praticava da buon viandante dell'arte, la pittura en plein air<\/em>, con tutti i sapori bagnati, oleosi che si porta con sé. <\/p>\n Al termine della tappa degli affetti, chiuse le casse, ricomincia l'ultimo viaggio<\/strong> che porterà le opere, ne arriveranno una settantina a Palazzo Cicogna Marliani, per la tappa istituzionale. Una tappa dovuta, benché forse orba di quel comune sentire con la comunità raccolta della montagna. <\/p>\n Ma Busto dopotutto ha dato i natali al pittore ed è giusto che anche da qui si rilegga,<\/strong> come è stato già fatto in un non lontano passato, anche questo aspetto specifico della vicenda pittorica del maestro. <\/p>\n Lo ha spiegato bene il professor Pacciarotti<\/strong> presentando la mostra a luglio, e ne abbiamo già dato conto pubblicando il bel testo riassuntivo dell'intera esposizione, Umori di buona terra<\/em>. Non è un'antologica di Arturo Tosi; una ricognizione sul tema prediletto del paesaggio, piuttosto, dove allo smisurato eterno ritorno a Rovetta, si alternato le piccole oasi liguri di Zoagli, Santa Margherita, Porto Fino, il Lago d'Iseo, Venezia. <\/p>\n Curata dallo stesso Pacciarotti, la mostra è coaudiuvatada dallo sforzo interpretativo di un pool di giovani studiosi<\/strong> del Tosi, nidiata di eredi di una nutrita schiera di storici e critici d'arte del secondo dopo guerra, lungo la cui ossatura si è formata la coscenza critica della cultura artistica italiana.<\/p>\n Rovetta ha dato. La capitale morale della vita di Arturo Tosi, la sua Giverny ha già ospitato e già chiuso la mostra dedicata al maestro lombardo. Una puntata veloce poco più di un mese e mezzo. Per un artista che di quel paese ha amato tanto se non tutto e che quel paese ha fatto […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11565,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[37,15],"tags":[],"yoast_head":"\n