{"id":11578,"date":"2006-09-13T12:29:01","date_gmt":"2006-09-13T12:29:01","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-01-15T06:45:00","modified_gmt":"2008-01-15T06:45:00","slug":"erminio-poretti-l-arte-entra-nel-chiostro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/erminio-poretti-l-arte-entra-nel-chiostro\/","title":{"rendered":"Erminio Poretti, l’arte entra nel chiostro"},"content":{"rendered":"
Albusciago<\/strong> – Esiste una precisa categoria di artisti che rifugge dal clamore esistenziale quanto, nel quadrato del proprio lavoro, dal ricatto dell'iconografia ripetuta e confidenzialmente già masticata dal pubblico. <\/p>\n Erminio Poretti è uno tra questi<\/strong>. Come fu un Virgilio Guidi, come fu un Gino Meloni; come fu Arturo Tosi; guarda caso artisti che, in modo diverso, ebbero a che fare con un topos tra i più ricorrenti di tutte le iconografie della storia dell'arte, Venezia. <\/p>\n Prendere un acquarello veneziano di Poretti per credere<\/strong>. Niente di più lontano dalla città sfavillante; né da quella bizantina cupolata; né tantomeno da quella ancorché mirabile perfezione prospettica tanto frequentata nei corsi dell'arte tutta sulla scia dei miracolosi vedutisti. <\/p>\n <\/p>\n Sono, i suoi piccoli delicati cartoncini, sudari di albe foschiose<\/strong>; sono canali e mari fusi insieme che paiono non respirare da tanto biancore; sono i celeberrimi palazzi ammutoliti da una rarefazione tonale che li avvolge, in un riluttante rifiuto della vanitas mondana, spogliati da ogni linguaggio architettonico. Solo fraseggio di colore trattenuto. <\/p>\n Non stupisce che Poretti abbia trascorso diverso giorni nell'abbazia di Hauterive<\/strong>, gioiello gotico non molto lontano da Friburgo, per poi realizzare delle acqueforti, che illustrassero un lungo testo di Padre Mauro Lepori, abate di quello splendido luogo dello spirito. <\/p>\n E la descrizione quieta, misurata, della vita claustrale<\/strong>, è specularità esatta delle sue Venezie senza carnevale o i suoi paesaggi lombardi ostinatamente senza mondanità, quasi senza progresso, vorremmo dire senza ottimismo. <\/p>\n E' l'opera di Poretti, finissimo graveur, incisore e stampatore in proprio, ottimo acquarellista<\/strong>, pittore da cavalletto e freschista, uno dei tanti frutti misteriosi della nostra provincia, raccolto più all'estero che da noi e che in questi giorni sta allestendo la sua ennesima mostra oltre confine. <\/p>\n A Friburgo per la precisione, presso la Galerie de la Cathédrale<\/strong>. Cinquanta le opere esposte: ritratti e disegni e punta d'argento, ancora acquarelli, olii raffiguranti i suoi tipici paesaggi toscani e nature morte, fino all'otto ottobre. <\/p>\n Erminio Poretti – Peinture<\/strong> Albusciago – Esiste una precisa categoria di artisti che rifugge dal clamore esistenziale quanto, nel quadrato del proprio lavoro, dal ricatto dell'iconografia ripetuta e confidenzialmente già masticata dal pubblico. Erminio Poretti è uno tra questi. Come fu un Virgilio Guidi, come fu un Gino Meloni; come fu Arturo Tosi; guarda caso artisti che, in modo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11579,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,15,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
9 settembre – 8 ottobre
Galerie de la Cathedrale, Place St Nicolas
Friburgo
orari: giovedì e venerdì: 14-18; sabato: 15-17; domenica 11-12; 15-17 <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"