{"id":11634,"date":"2006-10-25T12:21:04","date_gmt":"2006-10-25T12:21:04","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-03T06:13:26","modified_gmt":"2007-04-03T06:13:26","slug":"sangregorio-esploratore-dell-ignoto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/sangregorio-esploratore-dell-ignoto\/","title":{"rendered":"Sangregorio esploratore dell’ignoto"},"content":{"rendered":"
Milano<\/strong> – Giancarlo Sangregorionon farà più grandi esposizioni, ma viene coinvolto e non si sottrae a piccole mostre<\/strong> con inevitabili sintesi del suo lavoro, che lo confermano scultore mai pago di esplorare.<\/p>\n Il 12 ottobre ha inaugurato a Milano, la città dove nacque, venne grande e si formò all'arte – più fuori che dentro Brera – <\/strong>una mostra che ha del paradossale, <\/strong>nel titolo: Maggio 1945 – Maggio 2006. Segni e disegni<\/em>, laddove la prima data è evidentemente carica di dramma storico e di "liberazione" da un incubo collettivo, mentre la seconda fissa un termine di ricerca che nel caso di Sangregorio non sarà mai possibile. <\/p>\n Lo scultore lombardo è tra i pochi ad aver evitato tutti gli ismi e i movimenti dell'arte italiana, <\/strong>facendo parte per se stesso, continuando nei decenni una ricerca impervia, i cui valori e significati vanno ancora in gran parte sondati.<\/p>\n Il luogo della mostra, gli spazi dell'Associazione Alik Cavaliere<\/strong>, una delle sorprese che riserva Milano, la Milano incapace di ostentare<\/strong>, si giustifica biograficamente, in quanto i due artisti condivisero esperienze e anche lo studio nella prima metà degli anni '50. Si tratta quindi, anche, di <\/strong>un ritorno alle origini dell'avventura di Sangregorio, rievocata dai grandi disegni a china su carta da pacco<\/strong> – l'unica disponibile – che segnarono l'esordio angosciato e angoscioso dello scultore. Scultore già in tutto e per tutto, "membrificatore"<\/strong>, come gridano i volumi dei corpi, a fatica contenuti nei limiti dei fogli, referti potenti degli anni della guerra.<\/p>\n Con dei salti affascinanti e anche spericolati, dal primo Sangregorio della serie Druogno<\/em> si passa alla serie Dal fondo <\/em>del 1994<\/strong>, non meno potenti lavori a china, emananti una interna energia, tesi a forzare, a partire da un fulcro, l'idea di spazio. Vi sono anche alcuni esempi di impronte su cellulosa, modalità e materia che accompagnano dagli anni '70 Sangregorio, nel sogno di ottenere, togliendo peso e volume alla scultura, una sorta di antimateria, tenera e poetica. <\/p>\n Sino a giungere agli ultimi anni e addirittura mesi, con la sintassi sempre sincopata delle forme operata sui feltri e su altri supporti morbidi<\/strong>, di ultima generazione, dove i segni si fanno drammatici per il senso del limite raggiunto, senza ritorno e senza conforto, nella sfida conoscitiva cui alludono. <\/p>\n I due "totem" in mostra sono foderati-avvolti di feltri – ora bianchi ora neri – <\/strong>ma portano i segni dei ferri rugginosi, in un contrappunto ermetico, sacrificale, <\/strong>espressivo della presenza dell'animale nei riti ancestrali. <\/p>\n Giancarlo Sangregorio negli ultimi anni calca nuovi sentieri<\/strong> prendendosi gioco dell'eternità della scultura, da Ulisse celtico<\/strong> che ha oltrepassato, tutta la vita, le colonne. Dal fondo, 1994 Milano – Giancarlo Sangregorionon farà più grandi esposizioni, ma viene coinvolto e non si sottrae a piccole mostre con inevitabili sintesi del suo lavoro, che lo confermano scultore mai pago di esplorare. Il 12 ottobre ha inaugurato a Milano, la città dove nacque, venne grande e si formò all'arte – più fuori […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11635,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,45,17],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/p>\n
Giancarlo Sangregorio
Maggio 1945 – Maggio 2006. Segni e disegni<\/strong>
dal 13 ottobre al 10 novembre 2006
Milano
Centro Artistico Alik Cavaliere, via De Amicis 17
a cura di Adriana Cavaliere e Giulia Valcamonica
dal lunedì al venerdì, ore 15.30-19
ingresso libero
per informazioni: centroartistico@cavaliere.it <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"