{"id":11652,"date":"2006-11-03T19:24:11","date_gmt":"2006-11-03T19:24:11","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-03T06:45:50","modified_gmt":"2007-04-03T06:45:50","slug":"che-donna-sei-te-lo-racconto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/che-donna-sei-te-lo-racconto\/","title":{"rendered":"Che donna sei? Te lo racconto"},"content":{"rendered":"
Voleva solo donne e che in qualche modo fossero fuori del comune. Non proprio e non solo in senso stretto<\/strong>, letterale, geografico. Questo curato da Claudio Benzoni, "Donne raccontano donne<\/strong>" non è la classica strenna natalizia, con animali da copertina, benefattrici, dame da palco o soirée, o da liturgie sociali. <\/p>\n Ma donne da tessuto attivo della società, forse alcune sconosciute ai più, molte giovani o giovanissime, altre meno<\/strong>, ciascuna tuttavia con una forte primazia nel proprio territorio professionale, da non lasciare dubbi. La scelta fatta da Benzoni – dolorosa forse, umorale, sulla base di un proprio atlante umano e amicale e dunque attaccabile come tutte le scelte arbitrarie – è inoppugnabile dal punto di vista di una rappresentatività del campione. <\/p>\n Queste sono le donne che Benzoni ha voluto che rappresentassero la Varese di inizio terzo millennio:<\/strong> ostetriche a domicilio, giornaliste della flessibilità, insegnante e copywriter, musiciste, la giovane esperta che lavora in una casa d'asta, l'avvocato e la restauratrice. <\/p>\n Raccontano di una sessualità finalmente in via di totale emancipazione socio-professionale<\/strong>, che unisce perizia, amore per il proprio lavoro, serietà senza clamori, che non ha bisogno di glamour, ma che non rinuncia al ciuffo sbarazzino né al proprio fascino. <\/p>\n Tantomeno alle proprie prerogative femminili primarie.<\/strong> L'abbraccio tra la mamma e il figlio ne è immagine più che eloquente. Ciascuna di loro si è raccontata: chi con più prudenza, chi con più abbandono del cuore. Chi con distacco, chi a scena aperta. Come fosse, al di là del dato tecnico della propria attività, l'occasione della vita per dirsi "ecco siamo anche questo".<\/p>\n Dall'altra parte le fotografe che Benzoni ha trovato non solo a Varese<\/strong>. Giovane per lo più anche loro, professioniste nel campo della comunicazione e del racconto per immagini. Sono 250 le immagini del volume, tutte in rigoroso bianco e nero. Ognuna ha convissuto con la propria "partner" per estrarne il filo d'Arianna e stillarne il senso della fiaba: dove sei, cosa fai, con chi, cosa è importante per te. <\/p>\n Ne è uscito un bel mosaico, davvero.<\/strong> Isabel Lima, Francesca Zambrini, Chara Foletto, Miriam Broggini, Silvia D'Ambrosio, Angela Krebs<\/strong>, le fotografe di Varese e provincia che hanno dato peso al progetto. Voleva solo donne e che in qualche modo fossero fuori del comune. Non proprio e non solo in senso stretto, letterale, geografico. Questo curato da Claudio Benzoni, "Donne raccontano donne" non è la classica strenna natalizia, con animali da copertina, benefattrici, dame da palco o soirée, o da liturgie sociali. Ma donne da tessuto attivo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11653,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[13,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Tocco finale o iniziale poi la presentazione di Dacia Maraini, di cui lo stesso Benzoni ha curato il sito ufficiale (www.daciamaraini.it): e chi, del resto, se non lei, poetessa dell'universo femminile, della sua tragica, epica, amara, esaltante consapevolezza poteva apporre la prefativa parola a questo racconto? <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"