{"id":11716,"date":"2006-12-01T07:11:59","date_gmt":"2006-12-01T07:11:59","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-03T09:50:08","modified_gmt":"2007-04-03T09:50:08","slug":"riconoscimento-dell-unesco-cividale-chiama-castelseprio-risponde","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/riconoscimento-dell-unesco-cividale-chiama-castelseprio-risponde\/","title":{"rendered":"Riconoscimento dell’Unesco, Cividale chiama…Castelseprio risponde"},"content":{"rendered":"
<\/strong> Altrove sono già avanti: Cividale del Friuli e Brescia, ad esempio, ciascuna a suo modo, capitale longobarda,<\/strong> hanno già sottoscritto ad inizio 2005 un protocollo d'intesa ufficiale, siglato dai rispettivi sindaci, Attilio Vuga e Paolo Corsini, da Brescia Musei e dal Forum Civitas Austriae per un cammino comune di valorizzazione del proprio passato. <\/p>\n <\/p>\n La mossa in realtà prende il via da un progetto ben più articolato e da un'ambizione molto più alta<\/strong>: il riconoscimento dell'Unesco come patrimonio dell'Umanità. Il mezzo per raggiungere il fine, così stato però lasciato intendere dagli organi competenti dell'Unesco stesso attraverso il Ministero dei Beni Culturali italiani, è la creazione di una candidatura-rete, che oltre a Cividale capofila – lì infatti si conserva ad esempio il magnifico tempietto longobardo simbolo cittadino – va estendendosi a Brescia, appunto, Pavia, Verona, fino a scendere lungo il crinale appenninico a Spoleto e Benevento. <\/p>\n La notizia dell'ultima ora è che nella rete verrebbe in qualche modo "pretesa" la presenza anche di Castelseprio<\/strong>. E' una sorta di chiamata, sbocciata nelle ultime settimane di novembre, quando il sindaco Vuga ha chiamato il primo cittadino di Castelseprio. Poi da lì le cose hanno cominciato a mettersi in moto. A Cividale, nella giornata del 30 novembre si è svolto un convegno scientifico in cui il prof. Brogiolo dell'Università di Padova si è dilungato sul castrum sepriese. Nella giornata del primo dicembre si è invece tenuto un tavolo congiunto, sempre a Cividale, una sorta di tavolo tecnico cui sono stati presenti due emissari dell'amministrazione di Castelseprio, Paolo Violo e il prof. Diego Della Gasperina, alla presenza dei rappresentanti omologhi bresciani, cividalesi, delle dottoressa Ferroni, dell'ufficio Unesco e dei rappresentanti della Regione. <\/p>\n "Il ruolo chiave del tavolo – spiega al telefono l'assessore al Marketing territoriale di Castelseprio Andrea Menegotto <\/strong>– è quello di definire un piano di gestione del progetto. La fortuna di un sistema di candidature a reti è che consente, una volta collegati al capofila, nel nostro caso Cividale, di risparmiare un'iter burocratico da zero; tuttavia ogni sito, dovrà presentare un proprio piano gestionale per la valorizzazione dei rispettivi aspetti architettonici, monumentali e culturali. E' naturalmente Castelseprio rispetto a realtà come Cividale o Brescia è molto meno ricca di mezzi". <\/p>\n Il pregio di tutta la vicenda, aspetto che è ha molto colpito il dinamico assessore "longobardo"<\/strong>, è la velocità con cui i pezzi si stanno incastrando. Visite e sopraluoghi a Cividale ce ne sono già stati, non si escludono nel breve possibili anche dalle parti dell'Olona. La richiesta ufficiale partirà sicuramente nel 2007. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Altrove sono già avanti: Cividale del Friuli e Brescia, ad esempio, ciascuna a suo modo, capitale longobarda, hanno già sottoscritto ad inizio 2005 un protocollo d'intesa ufficiale, siglato dai rispettivi sindaci, Attilio Vuga e Paolo Corsini, da Brescia Musei e dal Forum Civitas Austriae per un cammino comune di valorizzazione del proprio passato. La mossa […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11717,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[10,50],"tags":[],"yoast_head":"\n