{"id":11798,"date":"2007-01-10T07:39:36","date_gmt":"2007-01-10T07:39:36","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-03T08:59:06","modified_gmt":"2007-04-03T08:59:06","slug":"gam-come-affrontare-il-contemporaneo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gam-come-affrontare-il-contemporaneo\/","title":{"rendered":"GAM: come affrontare il Contemporaneo"},"content":{"rendered":"
Sono stati gli insegnanti delle scuole superiori di Busto Arsizio e Gallarate<\/strong>, non nuovi a frequentare i corsi promossi dal Dipartimento Didattico della GAM, a sollecitare un corso dedicato alle possibili metodologie di insegnamento dell'arte contemporanea. A fronte dei numerosi problemi di comunicazione emersi con gli studenti. <\/p>\n Se per spiegare l'arte del passato – ad esempio Mantegna – si adopera un certo tipo di "strumentazione" <\/strong>(inquadramento storico dell'autore e del periodo, analisi stilistica e iconografica), evidentemente differente deve essere l'approccio verso l'opera di artisti contemporanei che anzitutto spiazzano il fruitore, lavorando su strategie di comunicazione altre da quelle tradizionalmente riferite all'arte.<\/p>\n Il corso di aggiornamento si articola in due lezioni appunto sul metodo<\/strong>, un'esercitazione pratica presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano (in occasione della mostra di Jannis Kounellis) e una visita guidata alla GAM, durante la quale applicare e verificare le acquisizioni.<\/p>\n Sin dalla prima lezione, gli insegnanti presenti (una ventina) hanno dovuto superare una irriducibile ostilità verso certe manifestazioni dell'arte contemporanea<\/strong>, tutt'altro che rassicuranti e nei confronti delle quali occorre mutare disposizione, per poter sperare di introdurre gli studenti a un mondo espressivo assai complesso.<\/p>\n Si è partiti, con Alessandro Castiglioni, dal pensiero dell'artista tedesco Joseph Beuys,<\/strong> teso in tutta la sua attività a fare dell'arte una "scultura sociale", che provochi partecipazione. Quindi è stata la volta di Jeff Koons<\/strong>, esempio straordinario della molteplicità di fattori messi in campo da un linguaggio contemporaneo estremamente rigoroso, nel quale il trionfo del kitsch diventa tragedia.<\/p>\n Francesca Marianna Consonni ha cercato di raccontare le componenti di un altro artista contemporaneo assai discusso, quel Damien Hirst<\/strong> celebre per le installazioni con animali defunti o con farmaci, che sono meditazioni sulla mortalità. Per finire, ancora una volta in polemica, con il caso "nostrano" – più mediatico che artistico in senso stretto – di Maurizio Cattelan<\/strong>. Il cui Pontefice abbattuto da un meteorite<\/em>, si viene a sapere che nacque per caso, all'ultimo momento, senza un reale intendimento formale o espressivo.<\/p>\n I relatori hanno giustamente insistito sui livelli di lettura che è necessario attivare nel fruire l'opera di questi artisti<\/strong>, esperienza che non può lasciare indifferenti. Proprio sull'irritazione, sul disagio, sul turbamento o sulla perplessità, occorre fare leva, come reazioni tutte legittime che appartengono alla natura complessa dell'opera. <\/p>\n Opera che si pone al centro del meccanismo della comunicazione<\/strong>, capace di attivare zone oscure della mente, dotata di una struttura formale efficace, da analizzare, a prescindere e a discapito della biografia dell'artista, volutamente sottaciuta dai relatori. <\/p>\n Richiede una grande fatica cognitiva, un lavoro sistematico e appassionante di decodificazione, tanta parte dell'arte contemporanea, che non a caso si è definita concettuale<\/strong>. Che lo facciano i critici e gli addetti, va da sè. Per gli insegnanti e gli studenti, il passo è più arduo. Ma sarebbe assurdo, che la Storia dell'Arte rifiutasse queste acque, inquinate fin che si vuole, che sono quelle del nostro mondo. <\/p>\n Alla GAM, va il plauso per aver recepito un problema reale nella didattica, che il museo deve sapere affrontare e mediare, fornendo nuove ipotesi di lavoro ai docenti. <\/p>\n COME SPIEGARE LA PITTURA A UNA LEPRE MORTA<\/strong><\/p>\n Corso di aggiornamento sulla didattica dell'arte contemporanea<\/strong><\/p>\n A cura di Francesca Marianna Consonni, Alessandro Castiglioni e Lorena Giuranna<\/p>\n GAM – Galleria d'Arte moderna e contemporanea di Gallarate<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Un’opera di Maurizio Cattelan Sono stati gli insegnanti delle scuole superiori di Busto Arsizio e Gallarate, non nuovi a frequentare i corsi promossi dal Dipartimento Didattico della GAM, a sollecitare un corso dedicato alle possibili metodologie di insegnamento dell'arte contemporanea. A fronte dei numerosi problemi di comunicazione emersi con gli studenti. Se per spiegare l'arte […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11799,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[38,15],"tags":[],"yoast_head":"\n