{"id":11900,"date":"2007-02-05T08:29:41","date_gmt":"2007-02-05T08:29:41","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-02-14T04:50:26","modified_gmt":"2007-02-14T04:50:26","slug":"san-martino-rimessa-a-nuovo-grazie-alla-pro-loco","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/san-martino-rimessa-a-nuovo-grazie-alla-pro-loco\/","title":{"rendered":"San Martino rimessa a nuovo grazie alla Pro Loco"},"content":{"rendered":"
Fagnano Olona<\/strong> – Ci sono voluti due anni e circa 50mila euro per riportare a pieno recupero la cappella votiva dedicata a San Martino.<\/strong> I lavori non sono ancora giunti a conclusione; "per l'inaugurazione – spiega Armida Macchi, attivissima presidente della Pro Loco locale – ci vorrà ancora qualche settimana, forse a primavera inoltrata". Ma la sua soddisfazione è evidente. <\/p>\n Ennesima storia di paese che sa di buona volontà, di impegno, di cura per le proprie cose<\/strong>; di impegno congiunto tra alto e basso, politica nazionale e politica locale. Ma anche di integrazione tra i custodi del patrimonio, la Sovrintendenza delle Belle Arti, con un gruppo di privati cittadini che si organizza per il bene comune. <\/p>\n "Non è il nostro primo contributo – ricorda Macchi<\/strong> – abbiamo negli anni reso possibile il restauro di una Madonna trecentesca all'interno del Castello Visconteo, abbiamo riportato in ottimo stato un portale ligneo secondario dello stesso castello. E ora è toccato a questo gioiellino che è la Cappella votiva dedicata a San Martino, il patrono, a metà con San Gaudenzio, di Fagnano Olona". <\/p>\n Tra i due santi, o meglio, tra le due parrocchie, a dir la verità non è mai scorso tanto buon sangue. <\/strong>San Martino era la parrocchiale originaria. Le prime testimonianze della sua esistenza risalgono ai primordi del XIII secolo. Intorno ad essa venne costruito il camposanto tuttora presente,di cui la Cappella è preziosa testimonianza visibile. <\/p>\n Quando po, nel corso del XVII secolo, venne eretta la nuova parrocchiale intitolata a San Gaudenzio<\/strong>, Fagnano visse una sorta di dramma interno, con i parrocchiani a disputarsi, cose, possessi, diritti. La curia milanese, che voleva risparmiare facendo delle due, una sola parrocchia, fu costretta ad inviare un mediatore. <\/p>\n Solo San Gaudenzio ebbe la meglio. E cominciò il declino per la gloriosa chiesa di San Martino:<\/strong> depauperata di tutti i suoi possessi, marginalizzata, venne abbattura nel corso dei primi decenni del secolo scorso. Baluardo a memoria è rimasta la Cappella, con la volta affrescata con il ciclo dedicato alla Gloria del Santo<\/em> e l'affresco esterno intitolato alla Madonna della Cintura<\/em>. <\/p>\n Dei 50mila euro previsti per l'impegno, in buona parte arrivano dalla Finanziaria licenziata dal governo di centro-destra<\/strong> nel 2005. "Ben 40mila euro – sottolinea la presidente che non nasconde gratitudini particolari all'impegno profuso dai parlamentari della Lega Nord – 20mila destinati alla Cappella, altri 20 già girati al parroco per il restauro dell'antico organo di San Gaudenzio". <\/p>\n Il resto dei fondi è stato recuperato grazie all'impegno del comune,<\/strong> ad un contributo di Villa Recalcati e dell'assessore Gian Giacomo Longoni, sempre attento alle piccole realtà locali che operano per la conservazione del territorio, e naturalmente, all'autopromozione di questa attivissima proloco. <\/p>\n Due anni fa sono cominciati i lavori, a partire dal rifacimento del tetto.<\/strong> A seguire, autorizzati dall'architetto Stolfi della Soprintendenza di Milano e sotto la direzione di Juan Carlos Usellini, si è entrato nel merito dei restauri veri e propri. 5 febbraio 2007<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Fagnano Olona – Ci sono voluti due anni e circa 50mila euro per riportare a pieno recupero la cappella votiva dedicata a San Martino. I lavori non sono ancora giunti a conclusione; "per l'inaugurazione – spiega Armida Macchi, attivissima presidente della Pro Loco locale – ci vorrà ancora qualche settimana, forse a primavera inoltrata". Ma […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[50],"tags":[],"yoast_head":"\n
"Manca solo un tassello – conclude Macchi – la nuova pavimentazione. Stiamo attendendo una nuova autorizzazione da parte di Stolfi per modificare il pavimento attuale in ceramica, con una nuova soluzione in cotto". Ancora un po' di trambusto per i resti sepolti nella piccola cripta sottostante, poi a primavera inoltrata tutto dovrebbe essere finito. <\/p>\n