{"id":11902,"date":"2007-02-05T12:18:13","date_gmt":"2007-02-05T12:18:13","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-03-30T05:52:10","modified_gmt":"2007-03-30T05:52:10","slug":"il-sacro-monte-nell-atelier-di-arduino-cantfora","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-sacro-monte-nell-atelier-di-arduino-cantfora\/","title":{"rendered":"Il Sacro Monte nell’atelier di Arduino Cant\u00e0fora"},"content":{"rendered":"
Tra il Sacro Monte e l'architetto-pittore Arduino Cantàfora il legame è sempre stato molto stretto<\/strong>. Merito della sua formazione professionale, in primis, quella architetto appunto che vede nella montagna sacra luogo giusto di studio, sperimentazione, confronto tra ipotesi progettuali del passato e soluzioni del presente. <\/p>\n Merito, anche, del suo insegnamento in quella Accademia di Architettura di Mendrisio<\/strong>, giunta al suo decimo anno di vita, che diretta dall'illustre Mario Botta, in più di un caso si è rivolta al di là del confine e ha guardato con attenzione da perito allo straordinario monumento che sono le quattordici cappelle snodate lungo la via Sacra. <\/p>\n E' successo, ad esempio, nel 2001, quando venne organizzato presso l'università dell'Insubria <\/strong>un convegno dal titolo "Il Sacro Monte di Varese attraverso gli studi dell'Accademia di Architettura di Mendrisio"<\/strong>, cui presero parte proprio Botta e Cantàfora per illustrare un lungo progetto di studio messo a punto dagli studenti. <\/p>\n E pochi mesi dopo, inaugurata dall'allora sindaco Fumagalli, in Sala Veratti<\/strong>, venne aperta una mostra dedicata ad uno splendido modello ligneo tridimensionale: un accurato modello architettonico complessivo di tutta la via delle Cappelle edificata a Varese nel Seicento.<\/p>\n Quell'esperienza di studio e di atelier ritorna oggi a pieno titolo nella personale <\/strong>che il Museo d'arte di Mendrisio dedica a Cantàfora, docente, si è detto, ancorché pittore coltissimo, filosofo di una nuova figurazione anacronistica che trae proprio dalla sua adesione ai principi dell'architettura il suo nutrimento. <\/p>\n Maestro, di una paideia<\/em> visiva che educhi lo studente, ma anche lo sguardo di chi si sofferma sul suo quadro<\/strong>, a concepire le forme, e tradurle eticamente su piani leggibili, affidandosi ad una abilità sempre più antica e in questo senso davvero fuori dal tempo, ma non fuori luogo. <\/p>\n Alle 20 tele del maestro, ormai rinomato a livello internazionale,<\/strong> fa da controcanto una vasta sezione altrettanto importante in questa ottica educatica, ed è quella dei suoi giovani, e del suo sapere trasmesso. Ed è qui che tra gli altri cicli su cui si è appuntato il suo lavoro, ritorna il tema del Sacro Monte, questa volta ritratto, metafisicamente, con intatto il suo senso di ignoto e di mistero, come se fosse architettura viva. <\/p>\n Tra il Sacro Monte e l'architetto-pittore Arduino Cantàfora il legame è sempre stato molto stretto. Merito della sua formazione professionale, in primis, quella architetto appunto che vede nella montagna sacra luogo giusto di studio, sperimentazione, confronto tra ipotesi progettuali del passato e soluzioni del presente. Merito, anche, del suo insegnamento in quella Accademia di Architettura […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11903,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[41,64,15],"tags":[],"yoast_head":"\n