{"id":11912,"date":"2007-02-06T12:28:32","date_gmt":"2007-02-06T12:28:32","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-03-30T04:54:32","modified_gmt":"2007-03-30T04:54:32","slug":"malpensart-quel-che-passa-il-momento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/malpensart-quel-che-passa-il-momento\/","title":{"rendered":"Malpensart…quel che passa il momento"},"content":{"rendered":"
Dopo aver iniziato con una certa ambizione nel 2005, e aver saltato l'edizione 2006, "Malpensart" ritorna quest'anno<\/strong>, ridimensionata e defilata all'interno della manifestazione fieristica "ArredoeCasa". <\/p>\n Questo abbinamento, questa mostra nella mostra, suona del resto più pertinente che non il connubio con la fiera "Motori e sapori", andato in scena due anni or sono<\/strong>. Con esiti tutti da discutere. La curatrice è ancora Fabrizia Buzio Negri, che in tempi record ha "selezionato" una quindicina di artisti, dell'area di Varese e di Milano, tra quelli nella sua orbita. Tra questi Vanni Bellea, Franca Carra, Gigi Mascetti, Graziella Zanaboni, Ezio Pinciroli, Carola Benzi. Marco Saporiti, e una pattuglia di autori provenienti dall'area milanese, come Gino Corsanini o Adelio Caimi. <\/p>\n Il bacino di provenienza è, in forme più ridotte rispetto all'edizione di due anni, il Circolo degli artisti di Varese, dalla stessa Negri gestito culturalmente, privilegiando forse esperienze più giovani.<\/strong> Non vi è una vera linea critica in queste scelte, se non quella della eclitticità imperante nel contemporaneo, tanto scontata quanto ogni volta da verificare nel vivo delle opere. <\/p>\n Grande incognita di Malpensart 2007, la presenza delle gallerie del settore, in genere colonna portante di una manifestazione fieristica.<\/strong> 33 nella passata edizione, 10 annunciate quest'anno, quindi 5, e finalmente l'organizzazione ha evitato di pronunciarsi, preferendo l'anonimato di gallerie fantasma che vedremo o non vedremo (andarci è d'obbligo) negli stand di Busto. Forme, F. Carra Dopo aver iniziato con una certa ambizione nel 2005, e aver saltato l'edizione 2006, "Malpensart" ritorna quest'anno, ridimensionata e defilata all'interno della manifestazione fieristica "ArredoeCasa". Questo abbinamento, questa mostra nella mostra, suona del resto più pertinente che non il connubio con la fiera "Motori e sapori", andato in scena due anni or […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11913,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[37,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Agli artisti superstiti si è comunque garantito un afflusso di 1800 spettatori<\/strong>, la cifra di quelli che hanno visitato "ArredoeCasa" l'anno scorso. Non è poco, in periodi di sempre più ridotte occasioni, per le opere, di farsi notare e magari acquistare. Il mercato dell'arte è infatti affare di pochi, di chi entra in circuiti commerciali e promozionali proibitivi ai più.
Nulla di scandaloso, anzi, se l'arte si sposa all'arredo, sia della casa che della città. <\/strong>In certo qual modo, così è sempre stato. Soltanto che spazi come quelli di Malpensafiera, potenzialmente in grado di intercettare un consistente numero di operatori e clienti, necessiterebbero di una programmazione e gestione un po' più avveduta. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"