{"id":11914,"date":"2007-02-07T06:02:37","date_gmt":"2007-02-07T06:02:37","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-03-30T04:49:31","modified_gmt":"2007-03-30T04:49:31","slug":"stefano-levi-della-torre-pittura-di-memoria","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/stefano-levi-della-torre-pittura-di-memoria\/","title":{"rendered":"Stefano Levi della Torre, pittura di memoria"},"content":{"rendered":"
Varese <\/strong>– "Una pittura che, per corrispondenze sinestetiche evochi, se può, sensazioni tattili<\/strong>, odori, rumori e silenzi, e nell'evidenza delle pennellate non raggiunga solo un risultato, ma conservi gesto su gesto la memoria del suo farsi".<\/p>\n C'è molta della pittura di Stefano Levi della Torre (Milano 1942), in questa brevissima dichiarazione di poetica<\/strong>, unico accesso scritto, alla mostra che Duet Art ha allestito per il noto saggista, scrittore, architettore ed anche pittore, figura di riferimento in Italia nel definire l'identità e il profilo della comunità ebraica. <\/p>\n Una dichiarazione che fa il paio, con una recente intervento di Arturo Schwarz,<\/strong> che lo presentò nel maggio scorso in una personale milanese, intitolata non a caso Corrispondenze: "(…) La valenza iniziatica che il nostro pittore attribuisce all'immagine deriva dalla visione ellenistica del primato della vista sull'udito, contrariamente alla tradizione ebraica che, rovesciando questo rapporto, attribuisce al verbo questa virtù (…)".<\/span><\/p>\n Pittore di materia, Levi della Torre, che annusa gli odori e ama gli odori dell'olio e della trementina<\/strong>, declina nelle opere il corrispettivo della sua attività letteraria. La necessità della memoria, l'esegesi del disagio, il senso della tragedia ebraica che incombe. <\/p>\n Campi aperti, librerie stipate, interni di casa, binari della ferrovia, aperto e chiuso<\/strong>, claustrofobico e ansia di cielo, si intersecano in questa pittura di quieto realismo e di umanissima richiesta di senso. <\/p>\n Un'opera in mostra Varese – "Una pittura che, per corrispondenze sinestetiche evochi, se può, sensazioni tattili, odori, rumori e silenzi, e nell'evidenza delle pennellate non raggiunga solo un risultato, ma conservi gesto su gesto la memoria del suo farsi". C'è molta della pittura di Stefano Levi della Torre (Milano 1942), in questa brevissima dichiarazione di […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11915,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[64,15,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Stefano Levi della Torre – Moltitudini<\/strong>
Duetart GalleryVarese – Vicolo Santa Chiara 4
orari: da martedì a sabato 15.30-19.30
info@duetart.com
www.duetart.com<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"