{"id":11930,"date":"2007-02-12T07:03:52","date_gmt":"2007-02-12T07:03:52","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-11-25T04:57:54","modified_gmt":"2008-11-25T04:57:54","slug":"gli-influssi-del-mantegna-nel-santuario-di-santa-maria-del-monte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gli-influssi-del-mantegna-nel-santuario-di-santa-maria-del-monte\/","title":{"rendered":"Gli influssi del Mantegna nel Santuario di Santa Maria del Monte"},"content":{"rendered":"
Il tema del cantiere sforzesco al Santuario di Santa Maria del Monte è argomento che di recente<\/strong> gode di una certa fortuna. Basti pensare alla giornata di studio dal titolo "Opere insigni, e per la divotione e per il lavoro. Tre sculture lignee del Maestro di Trognano al Castello Sforzesco" <\/em>svoltasi al Castello Sforzesco due anni fa, in cui la storica dell'arte varesina Raffaella Ganna<\/strong>, presentò la sua relazione incentrata su una revisione critica e alcuni fatti inediti intorno proprio alla fabbrica sforzesca <\/strong>e all'altare maggiore del Santuario. Sacro Monte, Mantegna, e il Maestro di Trognano. Saranno queste le direttrici di fondo<\/strong> dell'orazione del professore che, scaduto l'anno delle celebrazioni di uno dei capiscuola del Rinascimento padano – il Mantegna nacque a Padova e operò a lungo nel triangolo Mantova, Verona e la stessa Padova – ha voluto ricordare che sotto gli Sforza anche in cima al Sacro Monte influssi della sua arte vennero avvertiti, pur senza la sua presenza diretta. <\/p>\n Il tutto grazie all'opera di un altro maestro dell'epoca, di un intagliatore, tra i maggiori della Scuola Lombarda<\/strong>, quel Maestro di Trognano – così chiamato per via di una natività un tempo collocata a Trognano in zona pavese – cui il duca Sforza commissionò quattro pannelli lignei di cui almeno uno, la "Flagellazione della colonna" sicuramente derivante per filiazione diretta da un incisione mantegnesca. <\/p>\n I quattro pannelli esistono ancora: la "Flagellazione" e la "Crocefissione di Cristo" <\/strong>son adesso conservati, e sottratti agli sguardi, presso il Monastero delle Romite. La "Salita al Calvario<\/strong>" e la "Deposizione<\/strong>" sono invece conservati, fin dal XVIII secolo al Castello Sforzesco di Milano. <\/p>\n I pannelli del Maestro di Trognano sono databili intorno alla fine dell'ottavo decennio<\/strong> del XV secolo e furono collocati al tempo della loro realizzazione proprio ai lati dell'altare maggiore all'interno del Santuario. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il tema del cantiere sforzesco al Santuario di Santa Maria del Monte è argomento che di recente gode di una certa fortuna. Basti pensare alla giornata di studio dal titolo "Opere insigni, e per la divotione e per il lavoro. Tre sculture lignee del Maestro di Trognano al Castello Sforzesco" svoltasi al Castello Sforzesco due […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11931,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[17,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
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O, in tempi appena più recenti l'ottima mostra, sempre allo Sforzesco, Maestri della scultura in legno nel ducato degli Sforza<\/em><\/strong>. Anche in quella occasione, l'altare maggiore del Santuario dedicato alla Vergine Nera, aveva un ruolo ruolo ben definito nel piano "dell'opera". Dell'altare e di ciò che vi si andava intorno elaborando torna a parlare anche Luigi Zanzi, martedì 13 febbraio, alle 18.30, al Caffè Zamberletti di Via Manzoni, nell'ambito di una serie di incontri dedicati alla storia e all'arte varesina. <\/p>\n