{"id":11973,"date":"2007-02-20T11:57:11","date_gmt":"2007-02-20T11:57:11","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-05T05:11:01","modified_gmt":"2007-04-05T05:11:01","slug":"l-ora-del-piccio-ultimo-romantico","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-ora-del-piccio-ultimo-romantico\/","title":{"rendered":"L’ora del Piccio, ultimo romantico"},"content":{"rendered":"
Scocca l'ora del Piccio. Da tempo annunciata, la grande mostra che torna a fare il punto della critica<\/strong> su un dei maggiori interpreti pittorici del romanticismo italiano, si apre in questo week-end a Cremona, nella cornice del Centro Culturale di Santa Maria della Pietà. <\/p>\n Quasi centocinquanta le opere in mostra, attinte dalle più importanti collezioni italiane<\/strong> che conservano nuclei decisivi dell'artista nativo di Montegrino: Milano, Bergamo, Cremona, Pavia ed importanti collezioni private e pubbliche straniere, tra cui il Louvre. Opere non solo del Piccio, ma anche di tutto quel cotè di artisti che a lui si sono accompagnati in quella stagione di trapasso tra l'epoea di Appiani e Hayez e la nuova era che si avviava con i protagonisti della Scapigliatura: artisti come Diotti, Trécourt, Coghetti. <\/p>\n Notevole lo sforzo organizzativo e critico dell'evento che ha chiamato a raccolta i migliori studiosi del pittore<\/strong> "difficile da contentare" come ebbe a scrivere di lui il presidente dell'Accademia di Brera Giuseppe Landonio nel 1838, guidati da due capisaldi della letteratura piccesca degli ultimi anni, Ferdinando Mazzocca e Pier Luigi De Vecchi, coadiuvati da un pool di nove altri studiosi provenienti, alcuni dei questi, dai principali musei prestatori della Lombardia. <\/p>\n Tra i quali non c'è Varese, che ha già promesso di riesporre tuttavia i disegni del Carnovali,<\/strong>già di proprietà di Piero Chiara, in autunno inoltrato, in Sala Veratti. Ma sia Provincia che Comune varesini hanno in ogni caso dato il loro patrocinio all'iniziativa, promossadall’Apic di Cremona e da una fitta serie di partnership istituzionali: la presenza del gonfalone varesino muove da un motivo ormai noto. Un grande impulso alle celebrazioni per il 200° anniversario della nascita dell'artista è partito proprio da Montegrino e dalla brillante azione dell'Associazione Amici del Piccio, nata allo scopo e formalizzatasi nell'estate scorsa. <\/p>\n La mostra si articola su nove sezioni che individuano nella cronologia dell’attività del Picci<\/strong>o alcuni temi iconografici fondamentali: ritratti ed autoritratti<\/strong>; amici, committenti e mecenati tra Cremona e Bergamo<\/strong>; la pittura sacra e il genere storico<\/strong>; ritratti nel solco della realtà<\/strong>; verso "l'indefinito", i dipinti di piccolo formato<\/strong>: il caso dell'Agar; mitologia e natura, il nudo nel paesaggio<\/strong>; aperture sul paesaggio<\/strong> e gli ultimi strepitosi e fortunati, in termini di ritratti in dissolvenza. <\/p>\n Una scansione tematica che ne ricostruisce secondo letture complessive la piena e feconda importanza<\/strong> di tramite tra la pittura di sapore turneriano per certi versi, per altri tipicamente ispirata alle dolcezze e alle luminosità che avevano già domicilio nei grandi lombardi sulla scorta di Leonardo e di Correggio. Così innovativo da essere scoperto, come spesso avviene, post mortem, prima ancora che dai critici, dagli artisti in piena avanguardia.<\/p>\n Un ritratto quasi a tutto tondo, di un personaggio pieno di fascino e di mistero<\/strong>, con alcuni margini della sua personalità e del percorso ancora non del tutto afferrabili – il suo viaggio a Parigi, ad esempio, a piedi, forse, attestato da una copia esatta autografa di un'opera ora al Louvre ma di cui non esistono altre testimonianze documentali – i suoi amori, i suoi ripetuti, solitari vagabondaggi lungo le rive del fiume, nel Po dove trova la morte per annegamento il 5 luglio 1873.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Scocca l'ora del Piccio. Da tempo annunciata, la grande mostra che torna a fare il punto della critica su un dei maggiori interpreti pittorici del romanticismo italiano, si apre in questo week-end a Cremona, nella cornice del Centro Culturale di Santa Maria della Pietà. Quasi centocinquanta le opere in mostra, attinte dalle più importanti collezioni […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":11974,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,15,52],"tags":[],"yoast_head":"\n