{"id":12019,"date":"2007-03-01T05:50:04","date_gmt":"2007-03-01T05:50:04","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-05T04:35:37","modified_gmt":"2007-04-05T04:35:37","slug":"la-parigi-archetipica-di-berengo-gardin","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-parigi-archetipica-di-berengo-gardin\/","title":{"rendered":"La Parigi archetipica di Berengo Gardin"},"content":{"rendered":"
Ci sono tanti luoghi simbolici e archetipici che si incrociano nei temi affrontati quest'anno nel ponderoso programma di FilosofArti<\/strong>, il Festival di filosofia e delle sue interazioni con poesia, letteratura, cinema, arti visive, organizzato a Gallarate dal 5 al 10 marzo. Il mito del viaggio di Ulisse<\/strong>, ad esempio, piuttosto che Platone nella rilettura di Giovanni Reale<\/strong>; o l'archetipo del western alla luce delle riflessioni di Giulio Giorello<\/strong>; o Parigi 1954, nelle foto di Gianni Berengo Gardin<\/strong>. <\/p>\n <\/span>Quella Parigi che, scrivono gli organizzatori del gruppo fotografico il Sestante, "è entrata ormai nella Storia della Fotografia<\/strong>" e che "abbiamo sempre amato, un po' osè, un po' demodè, innamorata di sé e della sua Senna, dei profumi, delle sartorie, dei bistrot e dei baci nascosti". <\/p>\n Berengo Gardin traccia proprio nel 1954 lo spartiacque della sua vita. E' per lui l'anno decisivo.<\/strong> Da qui, anche, l'importanza storica, e appunto archetipica, di questo suo racconto fotografico. Fotoamatore fino ad allora, il ventiquattrenne ligure comincia a dedicarsi professionalmente al mestiere proprio lì, facendo il flaneur lungo il grande fiume, nelle atmosfere surriscaldate dall'esistenzialismo di Sartre, dalle poesie di Prévert e dalle canzoni della Greco, guarda caso in concerto il 14 marzo al teatro Gassmann. <\/p>\n E' in quell'annno che cominciano ad essere pubblicate le sue prime foto su "Il Mondo" di Pannunzio<\/strong>, storica rivista fondata nel 1949, insostituibile école du régard<\/em> per la meglio gioventù di fotografi nata a cavallo delle due guerre. Ai quali, il direttore, elegante, umanista, liberale, chiedeva non lo scattino dozzinale, ma nemmeno l'immagine intellettualistica: semplicemente, tranche de vie garbate, spesso ironiche, intelligenti, liriche e di grande efficia comunicativa. Un paradiso, insolito, insomma, per la fotografia di quegli anni. <\/p>\n E Berengo Gardin come tanti altri trovò lì la miglior palestra.<\/strong> Appassionato in gioventù, come altri del resto, dalla grande fotografia americana, di "Life"<\/strong> e della Farm Security Administration<\/strong>, nella sua personale classifica i francesi erano rispetto agli americani e al loro stile asciutto, essenziale, democratico, secondi. Ma sopratutto più vicini. A Parigi, conosce e frequenta Doisneau<\/strong> e Boubat<\/strong>, i "santi", i li definì in una intervista. Cartier Bresson<\/strong>, invece, era già un Dio, quasi inavvicinabile. <\/p>\n Da lì è cominciata una delle più significative avventure della fotografia italiana e internazionale.<\/strong> Oggi Berengo Gardin è forse insieme a pochi altri il fotografo italiano più noto al mondo, grazie ad innumerevoli libri, a presenze espositive in prestigiosi musei, tra cui il Moma<\/strong>, il Guggheneim<\/strong> di New York, la Biblioteca Nazionale<\/strong> di Parigi, il Museo dell'Elysèe<\/strong> di Losanna. <\/p>\n In occasione di FilosofArti, Gianni Berengo Gardin, che dopo aver toccato diverse città, ormai vive stabilmente a Milano<\/strong>, sarà presente all'inaugurazione sabato 10 marzo alle 16.30 presso la sede del Fotoclub Il Sestante in via Mazzini dove terrà una Lectio Magistralis<\/strong>. <\/p>\n Gianni Berengo Gardini – Parigi 1954 Gianni Berengo Gardin Ci sono tanti luoghi simbolici e archetipici che si incrociano nei temi affrontati quest'anno nel ponderoso programma di FilosofArti, il Festival di filosofia e delle sue interazioni con poesia, letteratura, cinema, arti visive, organizzato a Gallarate dal 5 al 10 marzo. Il mito del viaggio di Ulisse, ad esempio, piuttosto che Platone […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12020,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,38],"tags":[],"yoast_head":"\n
10 marzo – 18 marzo
inaugurazione: sabato 10 marzo ore 16.30
Fotoclub Il Sestante, via Mazzini 6 Gallarate
orari: domenica 11 e 18 marzo: 10-12\/16-19
da lunedì 12 a sabato 17 marzo: 16\/19
ingresso libero
www.fotoclubilsestante.it
info@fotoclubilsestante.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"