{"id":12027,"date":"2007-03-02T12:21:10","date_gmt":"2007-03-02T12:21:10","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-04-05T04:32:39","modified_gmt":"2007-04-05T04:32:39","slug":"gli-alieni-ready-made-di-vincent-berg","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gli-alieni-ready-made-di-vincent-berg\/","title":{"rendered":"Gli alieni ready made di Vincent Berg"},"content":{"rendered":"
<\/strong><\/p>\n Dieci opere, l'artista più esposto nell'ultima edizione del Premio Michetti di Francavilla a Mare<\/strong>. "Geniale", gli disse allora l'istrionico Philippe Daverio quando vide i suoi nuovi lavori. Gli stessi che ha in parte acquistato subito dopo per la sua privata galleria domestica.<\/p>\n Gli stessi che visti di recente da Vittorio Sgarbi possono aprire a Vincent Berg<\/strong> porte per ancora sconosciuti ma ipotizzabili ampi orizzonti. Il critico d'arte e assessore milanese nel tourbillion dei suoi frenetici contatti, nella trafila di incontri quotidiani e compiti da assolvere, si è soffermato sulle nuove "aliene" creazioni del fotografo francofono da anni residente a Besozzo. <\/p>\n Frutto di solitarie visioni escursioni su coste di mare o di lago, alla ricerca di reperti naturali<\/strong>, alberi, giunchi, radici, ma rifiuti anche, tracce di passaggi di uomini, resti arrugginiti, giochi di bambini, reperti slabbrati che l'artista con abile colpo d'occhio e diabolica pazienza ricompone in loco o in studio, in alcuni casi, dando vita a metamorfiche trasposizioni di sembianti umani o animaleschi deformi, eppure perfetti nella loro crudele bellezza. Sorte di readymade, naturali, artificiali, pazientemente assemblati e fotografati sulla spiaggi o con l'ausilio dei suoi fondali di esperto di scenografia.<\/p>\n Un sapiente gioco di luci, la costruzione plastica, una fantasia quasi gotica, l'amore per la pittura<\/strong> che chiama a gran voce Bosch per un verso, Arcimboldo forse per altri, per il gusto di assemblare e creare con le forme, la sapiente gestione dell'immagine in camera oscura prima, nel digitale da qualche tempo: ed ecco questi splendidi lavori di dimensioni importanti, arrivano alcuni a 3 metri di larghezza, stampati su tela, che arrivano ad una qualità straordinaria per definizione, limpida per impianto, visionaria per concezione, pittorica per resa visiva. <\/p>\n Il progetto cui Berg sta lavorando adesso è ambizioso. Un evento che non sia solo una mostra, ma qualcosa di più avvolgente<\/strong> e coinvolgente, sound and vision, per intenderci. Del resto, Daverio le ha viste nell'immenso studio di Besozzo, completamente al buio, con un solo grande fare puntato di volta in volta sull'opera e la Processione dei Nobili<\/em> di Korsakov<\/strong> ad altissimo volume, nella perfetta acustica del vasto salone. Una anticipazione di quello che potrà essere. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Vincent Berg Dieci opere, l'artista più esposto nell'ultima edizione del Premio Michetti di Francavilla a Mare. "Geniale", gli disse allora l'istrionico Philippe Daverio quando vide i suoi nuovi lavori. Gli stessi che ha in parte acquistato subito dopo per la sua privata galleria domestica. Gli stessi che visti di recente da Vittorio Sgarbi possono aprire […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12028,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,12,52,51],"tags":[],"yoast_head":"\n