{"id":12031,"date":"2007-03-05T10:34:06","date_gmt":"2007-03-05T10:34:06","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-03-29T06:52:35","modified_gmt":"2007-03-29T06:52:35","slug":"alla-ricerca-di-un-volto-che-non-c-pi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/alla-ricerca-di-un-volto-che-non-c-pi\/","title":{"rendered":"Alla ricerca di un volto che non c’\u00e8 pi\u00f9"},"content":{"rendered":"
"Disegni a tratto, opere nate come luogo di verifica ma anche di disciplina. Una sorta di ricerca spiritual<\/strong>e per recuperare immagini perdute e di cui mi sono riappriopriata". Sono quindici, ma forse anche di più o di meno, "dipende dal luogo, dalle emozioni che ti trasmette", le opere che Luisa Garzonio espone da sabato allo Spazio Zero di Gallarate, nella sua nuova personale Volti e altre stelle. <\/p>\n Lavori, trittici, dittici, opere singole, degli ultimi quattro anni, che alludono anche a esperienze dolorose e private<\/strong>, e si acquietano in questo esercizio che l'artista-architetto si è imposta, declinando severamente ma con dolcezza nella quiete soffusa di una figurazione che ritrova visi noti e altri frammenti di bellezza nel purismo del tratto a matita e nell'essenzialità dei mezzi. <\/p>\n "La figurazione – scrive oggi Garzonio – è stata funzionale a raccontare le fisionomie familiari e non<\/strong>, che ci riportano ad un'unica appartenenza ed origine. Ora, l’arte è un cammino verso la gioia, il fascino di trarre i volti dal foglio, tra ricordo, evocazione, ricerca, nostalgia e vicinanza. Oggi, cercando il volto che più ho amato, ho accolto la sfida del disegno. Queste opere, sono tutte dedicate a mia madre. Sono omaggi alla natura, alle persone amate, al bello. Sono piccoli Cantici privati, che ritrovano, nella dimensione di un personale intimismo, un possibile dialogo con il Creatore”.<\/p>\n Architetto, per dieci anni consulente al Politecnico di Milano, comune per il quale attualmente lavora<\/strong>, Luisa Garzonio arriva a queste intime, quasi religiose prove figurative, dopo un iter assai diversificato. "Mi piacciono anche i gesti provocatori, superare gli ismi. Mi considero un pittore, senza distinzioni tra astratto e figurativo". <\/p>\n L'artista nata a Domodossola, residente a Corgeno di Vergiate, da giovane, testimonianza ne è il grande lavoro<\/strong> collocato all'interno della chiesa Madonna della Speranza<\/strong> di Gallarate, sperimentava più radicalmente altre tecniche, come quella della stampa a colori su tessuto, declinata però su un teli da 3 metri di dimensione. O altre esperienze su alluminio utilizzando strumenti brut, il trapano, ad esempio. <\/p>\n Altre sono oggi le urgenze. "Recuperare un viso che non c'è più" ad esempio, un viso liturgico e diafano <\/strong>che potrebbe essere quello della Vergine, uno dei tanti presupposti che rendono così densamente spirituale il sentiero percorso dalle opere recenti e presentate in mostra da Maria Antonietta Crippa, docente al Politecnico, esperta di fama che con delicatezza si è avvicinata alla sua arte facendone vibrare l'apparente facile fascino. "Sono felice – dice sinceramente Garzonio – mi è bastato che mi abbia scritto alcune righe su di me". <\/p>\n Forse per uno spiacevole equiovoco, pressoché in contemporanea con l'inaugurazione della mostra Volti e altre stelle<\/em> <\/strong> a Gallarate, si inaugura a Castiglione Olona la mostra Arte e Collezionismo<\/strong> dell'Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese, di cui la stessa Garzonio fa parte. Una disattenzione evitabile. <\/p>\n Volti e altre stelle Luisa Garzonio<\/strong> "Disegni a tratto, opere nate come luogo di verifica ma anche di disciplina. Una sorta di ricerca spirituale per recuperare immagini perdute e di cui mi sono riappriopriata". Sono quindici, ma forse anche di più o di meno, "dipende dal luogo, dalle emozioni che ti trasmette", le opere che Luisa Garzonio espone da sabato allo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12032,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[38,64,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Opere 2003 – 2007
cura e testo in catalogo di Maria Antonietta Crippa
SPAZIO ZERO, via Ronchetti n.6 GallarateVA
tel.\/fax 0331.777472
Dal 10 al25 marzo 2007
Inaugurazione sabato 10 marzo 2007 ore 18.00
Orario: da martedì a sabato 16.30-19.00,
domenica 10.00-12.00\/16.30-19.00; lunedì chiuso
ingresso libero<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"