{"id":12227,"date":"2007-05-07T12:34:58","date_gmt":"2007-05-07T12:34:58","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-05-29T03:58:28","modified_gmt":"2007-05-29T03:58:28","slug":"la-carica-dei-trenta-alla-cesare-da-sesto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-carica-dei-trenta-alla-cesare-da-sesto\/","title":{"rendered":"La carica dei Trenta alla Cesare da Sesto"},"content":{"rendered":"
L'idea è nata in seno al Comitato di gestione dello Spazio Cesare da Sesto<\/strong>, uno spazio pubblico che da anni propone l'arte contemporanea con un rigore forse più consono a un'associazione di artisti o a una galleria d'arte che all'unico degno luogo espositivo che può vantare il Comune di Sesto Calende. <\/p>\n La coerenza delle proposte non si discute, nel caso in questione ciascun componente del comitato (Gian Barbieri<\/strong>, Marisa Bausola<\/strong>, Azeglio Corni<\/strong>, Giona Rossetti<\/strong>, Bruno Giacomelli<\/strong>, Alberto Peruzzotti<\/strong>, Sergio Sarri<\/strong>) avrebbe proposto una cinquina di artisti da invitare alla mostra con due obblighi precisi: il tema – l'autoritratto – e il formato – 30×30. <\/p>\n Si è trattato di un pretesto intelligente, forse poco gradito ai tanti esclusi ma salutato dagli "eletti"<\/strong> come un'occasione espositiva stimolante. Non molti si cimentano oggi con l'autoritratto, e anche il formato piuttosto ridotto costituisce un "problema" che può dare qualche soluzione interessante. <\/p>\n Così è stato: la mostra Trentapertrentapertrenta <\/em><\/strong><\/p>\n presenta lavori che riassumono uno spaccato delle tendenze attuali<\/strong>, attraverso lavori tutti caratterizzati – visto il tema – da uno sforzo introspettivo. Sforzo che non necessariamente ha sortito l'immagine del volto dell'artista, che tuttavia, declinato in modi non naturalistici – ora concettuali ora informali ora espressionistici – ancora conserva (insieme al corpo dell'artista) la sua centralità. <\/p>\n Una centralità quasi mai trionfale e affermativa, quasi sempre frammentaria e complessa<\/strong>, contraddittoria, a volte ironica, volta a riconfermare, nei 30 cm quadrati dell'opera, una persistente crisi d'identità. <\/p>\n Gli artisti provengono non solo da Varese e provincia ma anche dalle grandi aree urbane milanesi e torinesi.<\/strong> La "tenuta" dell'insieme è evidente, riflessa nell'aurea misura dell'allestimento. Cinque dei trenta appartengono al Comitato stesso. La linea culturale della Cesare da Sesto non fa una piega, guarda soprattutto a Milano e punta a un'arte di ricerca, se non di tendenza. Con il sapore di un club un po' esclusivo, di cui non potremo fare a meno.<\/p>\n Trentapertrentapertrenta<\/strong> Umberto Corni, fotografia L'idea è nata in seno al Comitato di gestione dello Spazio Cesare da Sesto, uno spazio pubblico che da anni propone l'arte contemporanea con un rigore forse più consono a un'associazione di artisti o a una galleria d'arte che all'unico degno luogo espositivo che può vantare il Comune di Sesto Calende. La […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12228,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[36,64,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Spazio Cesare da Sesto
Piazza Mazzini 6 Sesto Calende
5 maggio – 20 maggio 2007
giovedì-venerdì: 17-19
sabato e festivi:10.30-12.30\/17-19<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"