{"id":12246,"date":"2007-05-09T12:16:37","date_gmt":"2007-05-09T12:16:37","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-05-29T03:53:52","modified_gmt":"2007-05-29T03:53:52","slug":"il-monastero-dei-cantieri","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-monastero-dei-cantieri\/","title":{"rendered":"Il monastero dei cantieri"},"content":{"rendered":"
\"MarcoMarco Reguzzoni con Luca Marsico<\/span><\/div>\n

L'Amministrazione in scadenza della Provincia di Varese c'era<\/strong>, con un Marco Reguzzoni <\/strong>particolarmente grintoso, al Monastero di Cairate, per una visita che voleva aggiungere questo monumento all'impegno dispiegato per conservare e valorizzare i beni del territorio. <\/p>\n

Non si è trattato di un taglio di nastro, ma di una verifica in corso d'opera<\/strong>. La situazione ereditata dalla Provincia, dopo l'accordo siglato con il Comune di Cairate nel 2003, era disastrosa. L'ente di Villa Recalcati diveniva proprietaria della maggior parte del complesso e si impegnava a restaurarlo e ricuperarlo per varie destinazioni. <\/p>\n

\"IlIl corridoio del nuovo Municipio<\/span><\/div>\n

La prima, che s'inizia a percepire, è quella di nuova sede del Municipio di Cairate<\/strong>, che andrà a occupare il corpo di fabbrica che guarda sul cosiddetto Cortile di San Pancrazio. Proprio in quest'area affiorarono cospicui ritrovamenti archeologici che chiamarono in causa la Sovrintendenza e portarono a un mutamento del progetto. <\/p>\n

"La nuova realtà ci ha fatto immaginare una soluzione più bella"<\/strong> – confessa Marco Albini<\/strong>, l'architetto, con il figlio associato Francesco,  responsabile dell'intervento. "Abbiamo trasformato la biblioteca in una teca di cristallo, che permetterà la visione delle murature antiche". Nel plastico approntato per l'occasione si ricostruisce quello che sarà l'aspetto definitivo del cortile, con la biblioteca attorniata da un miniparco archeologico. <\/p>\n

\"GliGli architetti Franco e Francesco Albini<\/span><\/div>\n

Per ora, vi è un cantiere aperto, con colonne e muri in cemento che cominciano a spuntare accanto alle vestigia<\/strong>. Invece, i lavori fuori-terra sono pressoché ultimati: dalla fronte che dà sull'esterno, si fa un po' fatica a percepire la "storicità" dell'architettura preesistente, che pure era collegata al Chiostro romanico. <\/p>\n

I tetti e gli intonaci sono nuovi, un po' "piatti", mentre all'interno domina un lungo corridoio con grandi finestre<\/strong> su cui si aprono i locali dei nuovi uffici comunali. Qui, gli affioramenti del passato sono più evidenti, compresi alcuni ambienti con lacerti di affreschi per lo più ornamentali, riferibili a un'epoca tardogotica. Leit-motiv<\/em> interno, le travature in legno a vista del soffitto, evocative di un medioevo monastico. <\/p>\n

\"IlIl cantiere nel cortile di San Pancrazio<\/span><\/div>\n

Il Sindaco di Cairate, Clara Fanton, che a braccetto del Presidente Reguzzoni ha varcato la soglia del cantiere<\/strong>, si è detta molto soddisfatta dei lavori e della prospettiva di riacquisire il monastero alla cittadinanza con questa qualità e continuità con la storia del luogo. Il Municipio dovrebbe trasferirsi entro il 2008, per il lotto della biblioteca, il più spettacolare, occorrerà verosimilmente più tempo. <\/p>\n

Da spavento, a una prima occhiata, lo stato del Chiostro romanico<\/strong>. "Ma no," – si schermisce Marco Albini – "era uno spavento prima, quando ci abbiamo messo mano. Il tetto era crollato su due lati e le arcate superiori tamponate, con finestre, perchè erano state ricavate delle abitazioni". <\/p>\n

\"LaLa nuova struttura portante in ferro del chiostro<\/span><\/div>\n

Il progetto di recupero prevede la salvaguardia e il consolidamento di tutte le tracce autentiche del monumento<\/strong>, liberato dei tanti interventi posticci. L'architetto rivela di avere proposto un nuovo sistema portante per tutto l'edificio, dato che le colonne del chiostro, splendido esempio di romanico lombardo, non garantivano più la tenuta: "Un sistema di centine in acciaio che rivestono gli archi come un'ossatura leggera, quasi invisibile, approvata dalla Sovrintendenza". <\/p>\n

Il chiostro a pianterreno sarà quindi chiuso da cristalli, con le colonne originali a vista, a differenza del loggiato,<\/strong> mentre gli spazi adiacenti saranno utilizzati come sale espositive, per la valorizzazione della civiltà dell'Olona. Questo cantiere è il più complicato, comprende le parti più storiche, di non facile recupero, per tanti versi ancora da studiare, anche se a livello progettuale lo Studio Albini è venuto a capo di tutti i problemi. <\/p>\n

\"UnaUna delle figure affrescate rinvenute<\/span><\/div>\n

I tempi saranno piuttosto lunghi, un primo traguardo potrebbe essere il 2012.<\/strong> Un altro cantiere riguarderà la zona antistante il chiostro, dov'è previsto un ristorante e un auditorium da affittare ai privati. Gli Euro stanziati dalla Provincia per tutti questi cantieri, scaglionati nel tempo, ammontano a sette milioni almeno. <\/p>\n

L 'Assessore provinciale al Patrimonio e ai Beni Architettonici, Luca Marsico, ha rivendicato i meriti e la volontà politica dell'amministrazione<\/strong> nel ricupero integrale di un monumento che stava finendo in malora e che rappresenta un riferimento indispensabile per leggere la storia non soltanto religiosa del territorio. <\/p>\n

Marco Reguzzoni ha affermato che grazie ai risparmi dell'ente sulle consulenze esterne  (3 milioni di €) <\/strong>si ottiene il costo del primo lotto di lavori, valorizzando anzitutto il personale  di ruolo a Villa Recalcati – nella fattispecie l'architetto Roberto Bonelli. <\/p>\n

Il Monastero di Santa Maria Assunta non sarà più il rudere affascinante che era ma un complesso culturale e istituzionale post-moderno<\/strong>, con segni e allusioni al suo passato e una piena funzionalità e fruibilità. Lo Studio Albini, già visto all'opera nella ristrutturazione del Castello di Masnago e del Chiostro di Voltorre, si conferma magistrale in questo genere di incarichi, molto più difficoltosi di una costruzione ex novo<\/em>.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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