{"id":12377,"date":"2007-06-05T05:41:23","date_gmt":"2007-06-05T05:41:23","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-06-08T09:21:14","modified_gmt":"2007-06-08T09:21:14","slug":"ricardi-e-galli-a-venezia-nella-camera-di-restany","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/ricardi-e-galli-a-venezia-nella-camera-di-restany\/","title":{"rendered":"Ricardi e Galli a Venezia nella camera di Restany"},"content":{"rendered":"
Una camera già usata <\/strong>– L'installazione Camera 312 – pro memoria per Pierre, <\/em>uno fra gli Eventi Collaterali ufficiali della 52esima Biennale di Venezia, include anche due artisti della provincia di Varese: Chiara Ricardi e Fabrizio Galli. Quest'ultimo sin dagli inizi ha partecipato al progetto ideato da Ruggero Maggi, il responsabile del Milan Art Center che conobbe e frequentò Pierre Restany. Al pensatore francese l'installazione è dedicata ed è approdata alla Biennale dopo un lungo collaudo, essendo stata presentata una prima volta all'edizione 2004 di MiArt, quindi al "Riparte" di Genova e ancora l'anno scorso al Kunst-Art di Bolzano. Del resto, gli eventi collaterali ufficiali – cioè che si fregiano del marchio doc – della Biennale di Venezia – devono superare un serio iter di ammissione alla manifestazione, dimostrando tra l'altro di essere un progetto che sta in piedi, che ha gli sponsor e ovviamente che piaccia al curatore della mostra veneziana. <\/p>\n Installazione ad personam<\/em><\/strong> – Ruggero Maggi ha ottenuto tutto questo per la sua installazione, in sintesi costituita dalla camera d'albergo che Pierre Restany usualmente abitava nei suoi soggiorni milanesi – la n. 312 all'Hotel Manzoni – ricostruita a partire dalla mobilia originale e con l'aggiunta, su qualsiasi superficie disponibile, di centinaia di Post-it che ospitano gli interventi di artisti coinvolti nell'installazione. <\/p>\n Incremento – <\/strong>All'inizio, gli artisti erano una ventina, poi sono via via cresciuti sino agli oltre settanta di Venezia. Nell'ultima selezione si ritrova Chiara Ricardi, che si è dedicata negli ultimi anni alla scultura ma non si è sottratta a un uso concettuale-sensoriale dei Post-it. Lei ne ha usati 106, ancora non si sa come, Fabrizio Galli (ne ha ormai messi via quasi 500) 190, stampati in digitale. <\/p>\n Fluxus – <\/strong>Tutti i "Post-itari" intervenuti per la camera avranno sposato la filosofia dell'arte di Restany, aperta al fluire della vita nell'opera, vista come non staccata dall'esistenza dell'artista e della società. L'installazione di Maggi è piaciuta, è stata già premiata a Genova e corrisponde poeticamente al personaggio che vuole salvare dall'oblio, uno dei più vitali rabdomanti delle arti visive della seconda metà del Novecento. <\/p>\n Altri omaggi – <\/strong>A Restany, diviso fra Parigi e Milano, fiancheggiatore del Nouveau Réalisme, l'evento collaterale dedica anche alcune performance, la riproposizione dell'intervista televisiva con Philippe Daverio e una serie di testi composti per l'occasione fra cui, della nostra provincia, uno scritto di Emma Zanella direttrice della GAM di Gallarate.<\/p>\n Uno e tutti – <\/strong>Altro discorso è vedere che fine faranno i 73 artisti appiccicati dovunque nella camera (da 1 a 200 Post-it cadauno), in un probabile sfarfallio percettivo che difficilmente valorizzerà i singoli linguaggi, anche se sovente proprio in gruppo si finisce per spiccare. Ma non è il luogo, questo, dell'affermazione personale, più importano l'effetto complessivo e l'affetto per Restany, grande assente. La camera 312 prevede anche un sistema di ventilazione per increspare il mare di foglietti gialli, instabile mosaico, antimonumento allo scomparso Pierre e omaggio effimero al suo pensiero. <\/p>\n Il fantasma – <\/strong>Pierre Restany si aggirerà in Dorsoduro nella scia del suo sigaro, delibando una Biennale che già nel titolo, Pensa con i sensi. Senti con la mente. L'arte al presente<\/em>, si annuncia ammiccante, sensuale e concettuale insieme. Con un piccolo ma prezioso pro-memoria varesino.<\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" L'invito all'evento Una camera già usata – L'installazione Camera 312 – pro memoria per Pierre, uno fra gli Eventi Collaterali ufficiali della 52esima Biennale di Venezia, include anche due artisti della provincia di Varese: Chiara Ricardi e Fabrizio Galli. Quest'ultimo sin dagli inizi ha partecipato al progetto ideato da Ruggero Maggi, il responsabile del Milan […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12378,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[15,51],"tags":[],"yoast_head":"\n