{"id":12465,"date":"2007-06-19T05:31:17","date_gmt":"2007-06-19T05:31:17","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-06-19T06:46:27","modified_gmt":"2007-06-19T06:46:27","slug":"l-odissea-nei-cassetti-di-marco-muzzolon","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-odissea-nei-cassetti-di-marco-muzzolon\/","title":{"rendered":"L’Odissea nei cassetti di Marco Muzzolon"},"content":{"rendered":"
Scenografo – <\/strong>Marco Muzzolon è da 17 anni scenografo per il milanese Teatro del Buratto e si caratterizza, in sincronia con la compagnia, per una linea sobria ed essenziale. Da un po' si dedica anche a installazioni artistiche autonome, che nascono da oggetti della vita quotidiana capaci di farsi raccontatori di storie.<\/p>\n Omero in cassetto<\/strong> – Nell'ultima sua creazione ha usato vecchi cassetti, nel numero di dieci, per mettere in scena alcuni personaggi ed episodi famosi dell'Odissea di Omero. Il mare nel cassetto <\/em>s'intitola l'installazione che, su un letto di sabbia, occupa lo spazio – per il vero un po' angusto – al secondo piano del Teatro del Popolo di Gallarate.<\/p>\n Il bazar del mare –<\/strong>Per "raccontare" le dieci stazioni del viaggio di Ulisse Muzzolon si è servito di oggetti – legni, ferri, conchiglie, corde, pietre, vecchi dischi, jute – recuperati da una peregrinazione reale e immaginaria sulla spiaggia del mare. <\/p>\n Mito reinventato – <\/strong>Il mare stesso racconta senza fine le sue storie, lasciandone tracce diverse sulle rive. Muzzolon le ha raccolte e assemblate per dare al racconto omerico una forma scabra, analogica e intensamente poetica. I cassetti giacciono aperti, fuoriesce un contenuto mitico, tra le scritte sulla sabbia e una voce che decanta in greco i versi omerici tradotti dallo scenografo in piccoli teatri di cose povere ma potenti, luci, percezioni.<\/p>\n Opera aperta – <\/strong>L'autore ha selezionato alcuni episodi – le maghe che Odisseo incontra, le Sirene, Scilla e Cariddi, Polifemo, Penelope-Itaca, il viaggio ai morti – noti ma non usurati, ad esempio ha evitato il Cavallo di Troia. Il suo discorso è aperto a ulteriori sviluppi, aggiunte, modifiche, perchè concepisce l'opera come intervento aperto, narrazione viva e non imbalsamata. <\/p>\n Interazione – <\/strong>Muzzolon avrebbe anche desiderato un maggiore coinvolgimento del pubblico nell'installazione, pensata come le tappe di un percorso, dunque lo spettatore dovrebbe potersi muovere fra i cassetti e toccare la sabbia, lasciarvi un segno. Ciò che non è semplice, dato lo spazio esiguo a disposizione e il divieto classico di entrare in contatto con l'opera d'arte.<\/p>\n Le sedie fabulanti – <\/strong>In precedenza, l'artista ha realizzato un lavoro sulle favole tradizionali usando le sedie come luogo e personaggio della narrazione, sempre in chiave analogica rispetto al testo. <\/p>\n Itineranti <\/strong>– Queste opere hanno una funzione socializzante e un fascino comunicativo che le rende itineranti, dispositivi per moltiplicare gli echi di una narrazione che i più conoscono ma che non ha mai esaurito la sua malia. Vero miracolo del mito, delle favole e della vera arte.<\/p>\n IL MARE NEL CASSETTO Marco Muzzolon Scenografo – Marco Muzzolon è da 17 anni scenografo per il milanese Teatro del Buratto e si caratterizza, in sincronia con la compagnia, per una linea sobria ed essenziale. Da un po' si dedica anche a installazioni artistiche autonome, che nascono da oggetti della vita quotidiana capaci di farsi raccontatori di storie. Omero […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12466,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[38,64,17],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong>Installazione di Marco Muzzolon
dal 14 al 22 giugno 2007
Teatro del Popolo, Gallarate<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"