{"id":12484,"date":"2007-06-20T12:26:37","date_gmt":"2007-06-20T12:26:37","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-06-22T01:27:36","modified_gmt":"2007-06-22T01:27:36","slug":"redaelli-speriamo-sia-la-volta-buona","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/redaelli-speriamo-sia-la-volta-buona\/","title":{"rendered":"Redaelli: “Speriamo sia la volta buona”"},"content":{"rendered":"
L'ingegnere Arturo Redaelli<\/strong> è il tecnico cui fin dal 1982 la Fondazione Paolo VI<\/strong>, di cui fa parte, ha delegato la responsabilità di seguire le procedure operative inerenti ad interventi di normale amministrazione o straordinarii lungo la Via Sacra che porta al Sacro Monte. Da tecnico e da innamorato del luogo, ha vissuto e vive in prima persona l'agonia del malato, alla Terza Cappella. Ingegnere, a che punto siamo?<\/strong> Risulta che un primo minuscolo frammento di pellicola sia già stato prelevato.<\/strong> Che sono le famose aggiunte del Brogli, l'assistente di Guttuso?<\/strong> Quanto tempo occorrerà per le analisi?<\/strong> Quindi c'è ancora il rischio che la la situazione sia tale che non si possa operare?<\/strong> La Soprintendenza ci ha chiarito che i restauratori saranno due, la Ferriani e Rava.<\/strong> Costi previsti? <\/strong> Poniamo che l'opera venga restaurata e la si possa restaurare recuperandone: che succederà poi, secondo lei?<\/strong> Dunque nessun spostamento è all'orizzonte?<\/strong>
"Lei non ha mai dato problemi" – dice subito "è quell'altro di fianco che non smette di darcene" alludendo al grande dipinto di Guttuso<\/strong>. <\/p>\n
"Da domani, (giovedì per chi legge), i restauratori cominceranno a fare le indagini prelliminari, a fare i primi prelievi".<\/p>\n
"Certo, ma da adesso cominciano le rimozioni degli strati successivi alla stesura originaria. La responsabile del progetto Barbara Ferriani ha già contato almeno sei di questi strati aggiuntivi". <\/p>\n
"Esatto".<\/p>\n
"Potrebbe essere un lavoro lungo e laborioso. Una quindicina, una ventina di giorni. Con le analisi definitive la restauratrice potrà dirci se e come intervenire". <\/p>\n
"Speriamo di no. Speriamo che i risultati lascino aperta la possibilità di un intervento". <\/p>\n
"In effetti entrambi erano nella lista dei nominativi che avevamo predisposto. Per motivi logistici abbiamo scelto poi di indicare la restauratrice di Milano. E' stata la stessa Ferriani a chiederci la possibilità di avere come consulente Antonio Rava. Per quanto ci compete, niente in contrario. L'incarico ufficiale, in ogni caso, è affidato a lei, lei è formalmente la responsabile dell'intervento". <\/p>\n
"Preventivati 50, 60mila euro. Ma anche questa è una cifra che dovrà essere definita con più precisione fra una ventina di giorni quando sarà più certa la modalità dell'intervento". <\/p>\n
"Credo che sarà lasciata lì. A dispetto di altre ipotesi proposte in questi anni. Io stesso mi feci promotore presso il Comune della proposta di Mario Botta, di arretrare il dipinto e chiuderlo in una teca, a temperatura costante. Ma è noto che la Soprintendenza rifiuti questa via. Va preservato lo scenario del luogo, intatto". <\/p>\n
"E' un'altra ipotesi circolata. Che peraltro richiederebbe certezze sui rischi di fessurazioni, di altri traumi che potrebbe subire l'opera con una movimentazione. La speranza è che il restauro si faccia, vada a buon fine e duri almeno altri cinquant'anni. Poi magari ci saranno altre soluzioni".