{"id":12497,"date":"2007-06-22T05:24:24","date_gmt":"2007-06-22T05:24:24","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-06-22T09:25:33","modified_gmt":"2007-06-22T09:25:33","slug":"morandi-fresco-di-premio-a-genova-si-racconta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/morandi-fresco-di-premio-a-genova-si-racconta\/","title":{"rendered":"Morandi – fresco di premio a Genova – si racconta"},"content":{"rendered":"
Gentleman <\/strong>– Maurizio Morandi ha risposto alle nostre domande e siamo molto lieti di presentarvi una persona e un'artista appartato tutto da scoprire.<\/p>\n Da quanto tempo dipinge e qual'è stata la sua formazione? Che cosa ha mandato alla Biennale di Genova? Che cosa l'ha spinto a partecipare? <\/strong> In quale corrente o linea pittorica si riconosce? <\/strong> Qual'è il tema del dipinto premiato?<\/strong> La motivazione del premio parla di "collocazione atemporale" del soggetto ritratto: è d'accordo? Lei lavora sul "tempo", sulla memoria, sulla fotografia?<\/strong> Perchè non sapevamo della sua esistenza? Che ambienti artistici frequenta? Appartiene a qualche associazione della provincia?<\/strong> Dopo GenovARTE, sta preparando qualche mostra? <\/strong> Ha ancora senso, oggi, dipingere? Per lei, che cosa rappresenta? Maurizio Morandi Gentleman – Maurizio Morandi ha risposto alle nostre domande e siamo molto lieti di presentarvi una persona e un'artista appartato tutto da scoprire. Da quanto tempo dipinge e qual'è stata la sua formazione?"Dipingo in maniera continuativa da circa 15 anni, anche se ho alternato periodi di attività più intensa ad altri meno proficui. […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12498,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,38,230,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong>"Dipingo \tin maniera continuativa da circa 15 anni, anche se ho alternato \tperiodi di attività più intensa ad altri meno \tproficui. In realtà ho passato tutta la vita con la matita \ted i colori in mano, e questa è stata la mia formazione. \tSono cioè un autodidatta, dal momento che non ho compiuto \tstudi d'arte e ho svolto attività lavorative di tutt'altro \tgenere. Nel corso degli anni ho cambiato tecnica pittorica, tipo di \tmedium e di supporti, soggetti, eccetera. Penso che ci sia stata \tun'evoluzione costante e progressiva dall'inizio della mia \tattività ad oggi."<\/p>\n
"Alla \t Biennale di Genova ho partecipato con un dipinto acrilico su tela, \tche ritrae John e Robert Kennedy davanti al Campidoglio di \tWashington. I motivi che mi hanno spinto a partecipare sono \tdiversi: perchè trovo utile e stimolante partecipare ad \teventi artistici che abbiano un respiro nazionale o internazionale, \tperchè amo Genova, perchè l'evento si svolgeva \tpresso un importante galleria con la quale avevo già \tcollaborato in passato."<\/p>\n
"Qualcuno \tha parlato, a proposito della corrente artistica nella quale amo \tcollocarmi, di "medialismo" cioè di contaminazione e \treciproca influenza tra pittura ed i moderni media. Per quanto \triguarda in modo più specifico l'aspetto formale della mia \tpittura, mi muovo tra suggestioni pop e iperrealismo."<\/p>\n
"Come \taccennato in precedenza, si tratta di un dipinto che ha come \tsoggetti John Kennedy ed il fratello Bob, ritratti a Washington con \tla cupola del Campidoglio sullo sfondo. Lo sfondo, appunto, è \tmolto rarefatto, dipinto con sfumature diverse di grigio. I \tsoggetti in primo piano sono invece colorati, ma con i lineamenti \tappenna accennati, trattandosi di personaggi molto riconoscibili; \tsono a loro modo delle vere e proprie icone pop, e come tali li ho \tvoluti dipingere secondo gli stilemi della pop-art."<\/p>\n
<\/strong>"Probabilmente \tla motivazione si riferisce al fatto che nel dipinto i protagonisti, \tin primo piano, risultano in qualche modo assolutizzati, soggetti \tstorici inseriti nel loro tempo ma contemporaneamente patrimonio \tanche di epoche successive alla loro. Se ‘collocazione \tatemporale' significa questo, allora sono d'accordo."<\/p>\n
"Dipingo \tin genere solo soggetti che trovo interessanti in relazione ad un \tdeterminato periodo storico, o che mi colpiscono dal punto di vista \testetico. Ho una predilezione per personaggi e situazioni che \tevochino atmosfere degli anni '50 e '60, che si legano bene \tall'uso del bianco e nero (ma non solo). In questo contesto la \tscelta di sfondi monocromatici serve a rendere l'immagine \tassoluta e fuori dal tempo, pur mantenendo un rapporto emotivo con \tl'epoca cui si riferiscono. Poi il soggetto cui mi ispiro può \tessere una fotografia famosa, come quella di cui parlavamo prima, \tuna foto di famiglia, un'immagine cinematografica, un dépliant \tpubblicitario, ecc."
Quali sono i suoi riferimenti artistici? A chi guarda?
<\/strong>"Ho \tgià accennato prima alla Pop-art e all'iperrealismo \tamericano. Se devo fare dei nomi citerei, a costo di essere banale, \tAndy Warhol e Roy Lichtenstein per quanto riguarda la pop art, Ralph \tGoings, Richard Estes e Robert Bechtle per quanto riguarda gli \tartisti iperrealisti. In genere amo una pittura pulita dal punto di \tvista formale e diretta, senza troppi simbolismi e significati \tnascosti. Tra i grandi del passato prediligo Canaletto e Vermeer e, \tpiù vicino a noi, Frederic Remigton, il pittore che ha \tcelebrato l'epopea del West."<\/p>\n
"C'è \tun aspetto del mio carattere che secondo molti è un difetto, \tsecondo pochi un pregio, e cioè la riservatezza. Potrei dire \tdi non essere un buon ‘venditore' di me stesso. Comunque ho \tfrequentato l'Associazione artistica 3A di Gallarate, sempre a \tGallarate collaboro con la ‘On the road Art Gallery' di Silvana \tPapa e Fabrizio Galli, anche se ultimamente per diversi motivi ho \tconcentrato la attività artistica soprattutto in Liguria, \tdove appartengo a due associazioni artistiche. Purtroppo il tempo è \tlimitato e bisogna fare delle scelte…"<\/p>\n
"A \tluglio parteciperò ad una mostra collettiva a Garlenda (Sv) \tdal titolo "Aenigma" con un'immagine tratta da un film di \tAlfred Hitchcock. Poi comincerò a lavorare per la mostra \tpersonale che l'organizzazione della Biennale Genovarte riserva \tal vincitore. Nel frattempo sta girando per alcune città \tdella Lombardia e del Piemonte la mostra itinerante \t‘Quarantaperquaranta' organizzata dalla ‘On the road Art \tGallery', a cui partecipo con un'opera."<\/p>\n
<\/strong>"Se \tpensassi che non ha più senso mi dedicherei alla fotografia, \tai videoclip o a qualche altra forma di arte più giovane. \tCredo invece che la pittura, nel panorama artistico odierno, \tmantenga una sua peculiarità ed un suo campo d'azione \tspecifico, magari interagendo con altre discipline. Per me, molto \tsemplicemente, rappresenta qualcosa di cui non posso fare a meno."<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"