{"id":12540,"date":"2007-06-28T12:22:10","date_gmt":"2007-06-28T12:22:10","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-06-29T06:08:25","modified_gmt":"2007-06-29T06:08:25","slug":"ho-fatto-il-ritratto-a-santo-stefano-parola-di-fotografa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/ho-fatto-il-ritratto-a-santo-stefano-parola-di-fotografa\/","title":{"rendered":"“Ho fatto il ritratto a Santo Stefano” – parola di fotografa"},"content":{"rendered":"\n
La seconda volta – <\/strong>Già l'anno scorso Antonella Rea aveva esposto le sue fotografie in occasione del Palio, dedicate al Borgo di Castiglione e al popolo del Palio. Dal sobrio bianco e nero, dai soggetti "vivi", è passata a ritrarre, a colori, gli affreschi quattrocenteschi di Castiglione Olona, sulle tracce del "Percorso di Fede", la suggestiva ipotesi che vede i soggetti prescelti dal Cardinal Branda quali tappe di un'elevazione spirituale del fedele. Incarico da far "tremare i polsi": vediamo com'è andata con l'autrice delle foto:<\/p>\n Che tipo di lavoro ha affrontato? Che differenza passa tra il ritrarre i viventi e il ritrarre dei volti dipinti? Qual'è il suo ritratto preferito? E quanto all'aspetto tecnico, che macchina ha usato? Perchè non ha usato il digitale? Avete in mente un libro con queste fotografie?<\/strong> Molto con poco – <\/strong>La nostra impressione è che Antonella Rea abbia una certa stoffa e anche coraggio, perchè sicuramente nel realizzare queste fotografie non ha usufruito di tecnologie e di una logistica che le spianasse la via. Anzi, ha dovuto "arrangiarsi" e il risultato è intenso, concentrato, credibile. <\/p>\n Formato sacrificato – <\/strong>Forse, le sue immagini avrebbero avuto più impatto se stampate su un formato più grande, proprio trattandosi di dettagli. Ma non passiamo che rallegrarci del fatto che un soggetto sublime qual'è Castiglione abbia trovato una fotografa molto determinata. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Un'immagine della Collegiata La seconda volta – Già l'anno scorso Antonella Rea aveva esposto le sue fotografie in occasione del Palio, dedicate al Borgo di Castiglione e al popolo del Palio. Dal sobrio bianco e nero, dai soggetti "vivi", è passata a ritrarre, a colori, gli affreschi quattrocenteschi di Castiglione Olona, sulle tracce del "Percorso […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12541,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,230,64,50],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong>"Io sono un ritrattista, quindi, incaricata dalla Pro Loco, mi sono dedicata ai particolari degli affreschi, ai volti, agli sguardi e alle espressionidei personaggi, per quanto possibile." <\/p>\n
<\/strong>"Le condizioni, soprattutto, cambiano. Gli affreschi da fotografare erano piuttosto bui, e alcuni anche abbastanza rovinati. Per questo, non è stato facile."<\/p>\n
<\/strong>"Sono tanti quelli che mi piacciono, ma più di tutti Santo Stefano, che ho ritratto proprio alla mia maniera, come faccio con le persone."<\/p>\n
<\/strong>"Una Reflex analogica, con rullino tradizionale. Oltretutto, non abbiamo potuto adoperare il flash."<\/p>\n
<\/strong>"La foto analogica permette di mettere alla prova la capacità tecnica del fotografo. Anche il fatto di non "vederla" subito comporta dei rischi ma anche delle scelte forti."<\/p>\n
"Sì, sarebbe bello. Occorre trovare i mezzi."<\/p>\n