{"id":12741,"date":"2007-08-08T05:48:01","date_gmt":"2007-08-08T05:48:01","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-08-10T11:54:01","modified_gmt":"2007-08-10T11:54:01","slug":"il-sogno-ininterrotto-di-bertolio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-sogno-ininterrotto-di-bertolio\/","title":{"rendered":"Il sogno ininterrotto di Bertolio"},"content":{"rendered":"
La logica delle meraviglie – <\/strong>Il giardino ha già qualche presenza, delle sculture in metallo che scopriremo realizzate per gioco, ma il mondo logico delle meraviglie si squaderna all'interno della casa-museo e casa-studio di Angelo Bertolio. <\/p>\n L'esilio dell'iniziato – <\/strong>Siamo andati a visitarlo a Barasso, dove si è ritirato e vive da anni in esilio, una sorta di asceta e di iniziato al progetto, alla costruzione e alla custodia di forme artistiche – plastiche e pittoriche – assolute. Il suo catalogo, che meticolosamente cura, ne conta duemilaseicentotrenta, con l'ultima ancora fresca, sul tavolo.<\/p>\n Dietro Ermes – <\/strong>Come fosse Ermes, Bertolio ci conduce nel suo regno, attraverso gli ambienti abitati dalla presenza rasserenante e non ossessiva dei suoi lavori, nonostante si avverta che il discorso è unico, ripetuto come un rito. Un'esperienza quasi mistica è la discesa nel sancta sanctorum<\/em> della casa, il sotterraneo dove sono esposte le opere in plexiglas, alcune girevoli: pensieri di luce, di una geometria non fine a se stessa ma rivelatrice di una legge superiore. Si percepisce il sacro rispetto e il pudore per questi lavori, concepiti più di trent'anni fa.<\/p>\n Ci può raccontare le fonti del suo lavoro? Dunque, è arrivato all'arte senza studi specifici? Ci parli delle opere in plexiglas… Che cosa rappresentano? Quale altra ricerca ha affrontato? Come è stata giudicata? Che cosa rappresenta, nella sua arte, il modulo? E il colore? Qual'è, in sintesi, il tema della sua arte?<\/strong> E la sua adesione al movimento "Madì<\/strong>"? Qual'è il suo assunto fondamentale? Come si è trovato, a Varese?<\/strong> La sua arte, impareggiabile sintesi di passione e rigore, è una via iniziatica alla conoscenza della verità?<\/strong> Una parete dello studio di Barasso La logica delle meraviglie – Il giardino ha già qualche presenza, delle sculture in metallo che scopriremo realizzate per gioco, ma il mondo logico delle meraviglie si squaderna all'interno della casa-museo e casa-studio di Angelo Bertolio. L'esilio dell'iniziato – Siamo andati a visitarlo a Barasso, dove si è ritirato […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12742,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,230,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong>"Nel mio bagagliaio ci sono le culture primitive, ma soprattutto l'arte greca arcaica, così essenziale e così spirituale. Alla passione per l'archeologia si è unita la formazione da perito tessile, che mi ha insegnato una logica costruttiva molto complessa, affascinante e rigorosa."<\/p>\n
<\/strong>"Sì, ho iniziato combinando una serie di cubetti in una cassetta. Non ho più smesso."<\/p>\n
<\/strong>"Risalgono agli anni 69\/70, sono le più interessanti di tutto il mio lavoro, perchè nuove, originali, non fatte "alla maniera di….""<\/p>\n
<\/strong>"Sviluppano nello spazio delle forme geometriche primarie: le lastre di plexiglas riflettono la luce, alcune sono pensate in movimento, esprimono le leggi fondamentali del cosmo. Forse non sono state ancora capite."<\/p>\n
<\/strong>"Quella che io chiamo Simbolismo costruttivo, composizioni dove rivisito e rielaboro secondo una visione moderna gli archetipi delle culture primitive, dagli Egizi ai Camuni. Tutto viene dall'Egitto."<\/p>\n
<\/strong>"Alcuni critici hanno espresso delle riserve, ma io vado per la mia strada. Lavoro per me stesso."<\/p>\n
<\/strong>"Ne è la base matematica, geometrica, estetica. Ma anche etica: l'uomo e l'artista non hanno capito abbastanza l'importanza della geometria. Ho scoperto un modulo che permette infinite costruzioni e combinazioni, un formidabile generatore di forme e spazi, che si ritrova in molti miei lavori."<\/p>\n
<\/strong>"E' lo stesso che per la forma, m'interessa nella sua essenzialità. Ci sono arrivato studiando le teorie di Itten. Adopero il bianco, il nero, i colori primari e il verde nei loro valori assoluti."<\/p>\n
Gli occhi cerulei di Bertolio danno un lampo:
"La verità…e la purezza. L'onestà intellettuale di lavorare avendo di mira solo questo, senza barare, senza inseguire il successo."<\/p>\n
<\/strong>"Per non sentirmi troppo isolato, ho aderito al Materialismo Dialettico, un movimento nato in Argentina operante a livello internazionale, diviso in gruppi nazionali. Organizza mostre in tutto il mondo."<\/p>\n
<\/strong>"Quello di rompere con il quadrato, con i limiti tradizionali dell'opera. Ma il mio lo chiamo "Madì Artitettura": io rimango legato all'ortogonalità e a un discorso non fine a se stesso, ma mezzo di conoscenza spirituale."<\/p>\n
"Mah, vede, questa zona è stata capace di produrre dallo spillo all'elicottero. Il lavoro, e il guadagno, vengono prima di tutto. All'arte, non si dà tanta importanza; si figuri che il mio museo esiste, dovrebbe far parte del Sistema che fa capo alla GAM di Gallarate, ma non viene visitato da nessuno. La mia arte interessa a pochi, ma io vado avanti. Oggi ho firmato l'opera numero 2630"<\/p>\n
"Non saprei…, entriamo in un discorso delicato. Ma le consiglio un libro, I grandi iniziati<\/em>, di Edouard Schuré."<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"