{"id":12927,"date":"2007-09-17T09:35:21","date_gmt":"2007-09-17T09:35:21","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-09-21T09:33:30","modified_gmt":"2007-09-21T09:33:30","slug":"foto-romanzo-di-100-anni-fa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/foto-romanzo-di-100-anni-fa\/","title":{"rendered":"Foto(romanzo) di 100 anni fa"},"content":{"rendered":"
Damnatio<\/strong> – Triste il destino del baule. Ingrigito in angoli dimenticati e remoti, con tutto l'intero suo carico di memorie e racconti, testimonianze, volti. Triste ed esaltante quando sfugge a questo damnatio memoriae<\/em>, riempie improvvisamente il tempo del presente, fa scattare il desiderio della rincorsa a ritroso alla ricerca di un senso perduto. <\/p>\n Il baule di Beppe<\/strong> – Il baule di Beppe Bolchi<\/strong>, ad esempio, conteneva circa 250 lastre fotografiche in vetro, a occhio di fine Ottocento, inizio Novecento: su quelle lastre, si svolgeva come in un film una storia di cui occorreva scrivere lo sceneggiatura, trovandone incipit e fine, indagando il teatro di svolgimento, i suoi protagonisti, gli abiti, le voci che le hanno dato corpo. <\/p>\n Il Guerriero della fotografia<\/strong> – Ed è esattamente il compito che si è assunta Paola Guerriero<\/strong>, di Brebbia, restauratrice d'arte, alla scuola d'Arezzo, ma soprattutto restauratrice di negativi ed appassionata e storica di fotografia. Nonché amica del proprietario di quel baule delle meraviglie, Beppe Bolchi, animatore della fotografia in provincia, tra i massimi esperti della pratica stenopeica, di polaroid e delle fotografia d'antan. <\/p>\n E corre, corre, la locomotiva<\/strong> – Come una lampada di aladino, il baule ha scatenato i desideri di conoscere e comparare: "Siamo riusciti a ricostruire la zona dove queste immagini sono state scattate" – dice la restauratrice in una pausa in biblioteca dove si trova proprio per approfondire la materia. "La zona è il Piemone, in un'area tra province di Torino<\/strong> e di Cuneo<\/strong>. In quelle lastre è impressa la storia di una famiglia ai tempi della costruzione di una linea ferroviaria, a cavallo dei due secoli, all'epoca di Re Vittorio Emanuele III<\/strong> e di Giolitti <\/strong>". Quello che adesso si vorrebbe portare a termine è la rierca dei protagonisti, degli eredi di quelle figure impresse; e allo stesso tempo, creare dei parallelismi tra la natura, il paesaggio di allora e quello di oggi. <\/p>\n La microstoria<\/strong> – L'obiettivo è quello dello storico: la Guerriero<\/strong> e Bolchi si prefiggono non solo la catalogazione, già avviata secondo gli standard regionali Sirbec, ma soprattutto l'approfondimento del contesto sociale dei personaggi ritratti, la localizzazione dei luoghi rappresentati e la documentazione della situazione attuale, attraverso ricerche mirate e visite sui luoghi originari, rivistando storicamente e culturalmente una realtà locale vecchia di cento anni. Una sorta di microstoria, da Les Annales<\/em><\/strong>. Damnatio – Triste il destino del baule. Ingrigito in angoli dimenticati e remoti, con tutto l'intero suo carico di memorie e racconti, testimonianze, volti. Triste ed esaltante quando sfugge a questo damnatio memoriae, riempie improvvisamente il tempo del presente, fa scattare il desiderio della rincorsa a ritroso alla ricerca di un senso perduto. Il baule […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12928,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Appuntamento in libreria <\/strong>– Per intanto il primo appuntamento con questo foto(romanzo) è fissato per mercoledì 26 settembre presso la Libreria Croci<\/strong>, sede del Fotoclub Varese<\/strong>, che ha dato al progetto il suo appoggio e patrocinio, alle ore 21. "Sarà – promette la curatrice – un primo approccio alla materia, attraverso la presentazione di un video e di alcune immagini". Successivamente, forse già durante la manifestazione "Dia sotto le stelle", verrà allestita una prima mostra con le immagini stampate dopo il loro restauro e la conversione con tecniche digitali. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"