{"id":12981,"date":"2007-09-24T11:42:31","date_gmt":"2007-09-24T11:42:31","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-10-01T06:05:17","modified_gmt":"2007-10-01T06:05:17","slug":"il-patrimonio-italiano-visto-dagli-occhi-dell-arte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-patrimonio-italiano-visto-dagli-occhi-dell-arte\/","title":{"rendered":"Il patrimonio italiano visto dagli occhi dell’arte"},"content":{"rendered":"
Patrimonio artistico italiano<\/strong>– Questo è stato il nucleo dell'incontro tenuto domenica pomeriggio nelle sale di Villa Recalcati, all'interno dell'intenso programma di appuntamenti del Premio Chiara-Festival del Racconto 2007. Appuntamento che si è distinto senza dubbio per lo spessore dei suoi relatori. Da un lato Andrea Kerbaker<\/strong>, nome più che noto a chi ha anche solo sentito parlare del "Progetto<\/strong> Italia"<\/strong>, in questi tempi più che mai visibile grazie alle proposte da esso nate come il fenomeno Sermonti e le letture dantesche piuttosto che le notti bianche che stanno prendendo velocemente piede in varie città italiane. Spunti di dibattito <\/strong>– Il patrimonio culturale italiano e la sua conservazione è sicuramente un tema che coinvolge tutti gli appassionati del mondo artistico. Per rendere tutto più chiaro e agevolmente leggibile, recentemente Andrea Kerbaker ha scritto un libro, definibile anche come un "manualetto d'uso", dal titolo "Lo stato dell'arte" <\/strong>(Bompiani, 2007). Dall'opera è partito la discussione che ha visto d'accordo i due relatori nell' "accusare" troppe città italiane, compresa Milano, che sta a capo dello scenario degradato dell'Italia di oggi, di sottovalutare le bellezze del nostro Paese e troppo spesso di dimenticarcene. Ma non solo, oltre a non sapere conservare e valorizzare il patrimonio lascaitoci dall'antichità, non siamo neanche in grado di creare qualcosa di nuovo e bello. A Milano, per esempio, spiega Dorfles, si è dovuto aspettare la realizzazione del nuovo polo fieristico per vedere un'architettura nuova, dopo la lontana Torre Velasca.<\/p>\n Storia della cultura italiana <\/strong>– Un'emblematica presenza quella di Gillo Dorfles<\/strong> che ha dato molti spunti di riflessione sulla realtà italiana. Sta particolarmente a cuore al noto professore la questione di Paestum, sito archeologico di vitale importanza per la ricostruzione della nostra storia, e troppo poco presa in considerazione a partire dalle amministrazioni statali, che non perdono troppo tempo a seguire questioni di questo genere. <\/p>\n Nuovi esempi<\/strong>– Altro tema affrontato è stato quello delle figure in ambito culturale ed è uscito il nome di Marco Goldin<\/strong>, fautore delle mostre-evento a Brescia, Treviso e Torino. Un nuovo modo di fare arte, di affrontare il pubblico e di organizzare eventi, miscelando anche diverse arti.<\/p>\n "I nostri ragazzi sono delle bestie"<\/strong>– Questa è la frase con cui Andrea Kerbaker ha esordito al dibattito; affermazione esplicita del nostro periodo storico in cui il dialogo è poco e gli esempi come tv e famiglia non sono dei migliori. Lo scarto tra le generazioni dei due relatori è molto sentita, Dorfles ricorda con nostalgia quando a Milano c'erano dei luoghi veri e propri dedicati alla cultura; ricorda la loro bellezza e il loro fascino, Kerbaker sottolinea le difficoltà che deve affrontare l'arte ai nostri giorni, e il poco coinvolgimento del pubblico nella sfera artistica.<\/p>\n Futuro <\/strong>– Il dibattito è stato lungo e intenso, ricco anche di battute scherzose e aneddoti sull'arte e personaggi italiani. E' Gillo Dorfles che fin da subito spiega l'ampiezza del tema affrontato e la necessià di dedicare ad esso non solo poche ore come in questa occasione, ma un convegno, magari anche di più giorni; trova in questo pienamente d'accordo Andrea Kerbaker. <\/p>\n Varese chiede<\/strong>– E' stata più volte interpellata la città di Varese, anche per merito di Riccardo Prina<\/strong>, che ha citato favorevolmente il lavoro svolto ad Arcumeggia, in relazione al discorso in atto della nuova denominazione dei siti espositivi e delle nuove tendenze; successivamente con la domanda di Chiara Palumbo<\/strong>, attiva alla Provincia di Varese, che ha chiesto a Dorfles il rapporto tra le realtà milanesi e i musei varesini a cui spesso sono collegati; nel caso specifico il Museo Pogliaghi al Sacro Monte di Varese, luogo ultimamente semi-dimenticato.<\/p>\n Evento<\/strong>– Una lezione quella di domenica che lascia molti punti di domanda. Un modo per conoscere la realtà del nostro Paese e le diverse situazioni delle grandi città italiane, un momento importante per l'arte guidato da due professori decisamente validi.<\/p>\n <\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" A. Kerbaker e G. Dorfles Patrimonio artistico italiano– Questo è stato il nucleo dell'incontro tenuto domenica pomeriggio nelle sale di Villa Recalcati, all'interno dell'intenso programma di appuntamenti del Premio Chiara-Festival del Racconto 2007. Appuntamento che si è distinto senza dubbio per lo spessore dei suoi relatori. Da un lato Andrea Kerbaker, nome più che noto […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":12982,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[14,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Dall'altro lato lo stimato professore Gillo Dorfles<\/strong>, che ha dedicato tutta la sua lunga vita, 97 anni, al mondo artistico e culturale italiano. A mediare tra i due animi decisi sulle loro posizioni e chiari nelle loro esposizioni, Riccardo Prina<\/strong>, responsabile di artevarese.com<\/p>\n