{"id":13053,"date":"2007-10-04T12:08:49","date_gmt":"2007-10-04T12:08:49","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-10-05T07:49:32","modified_gmt":"2007-10-05T07:49:32","slug":"la-comunit-si-mobilit-restaurate-due-sculture-lignee-a-cardano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-comunit-si-mobilit-restaurate-due-sculture-lignee-a-cardano\/","title":{"rendered":"La comunit\u00e0 si mobilit\u00e0, restaurate due sculture lignee a Cardano"},"content":{"rendered":"
Dopo un restauro durato più di tre mesi e che ha interessato due sculture lignee conservate all'interno della chiesa di Sant'Anastasio<\/strong> a Cardano al Campo, abbiamo chiesto a Paola Bertaglia<\/strong> e Daniela Morosi<\/strong> dello studio Kore<\/strong> di Samarate di raccontarci in anteprima le novità emerse in seguito ai lavori. <\/p>\n Madonna col Bambino<\/strong> – "La statua della Vergine era in buone condizioni" assicura Daniela Morosi<\/strong>, esperta in restauro ligneo. "I maggiori problemi consistevano in leggeri sollevamenti del colore. Il primo intervento effettuato quindi è stato di tipo conservativo. Ci siamo limitate a consolidare lo strato di pellicola pittorica. Successivamente abbiamo effettuato la pulitura, che ha permesso di scoprire sul manto dorato la data e altri elementi importanti relativi alla simbologia mariana. Inoltre abbiamo scoperto che la nuvola su cui posa Maria e il suo stesso velo, che prima erano ridipinte di un grigio spento, erano decorati con foglia d'argento, di cui abbiamo trovato ancora qualche traccia significativa. Infine abbiamo concluso con la stuccatura e i ritocchi a tratteggio".<\/p>\n Scoperte<\/strong> – "La prima scoperta avvenuta grazie alla pulitura – continua la giovane restauratrice – è stata la data, 1749, riportata a graffito tra le decorazioni del manto dorato, sul retro della statua lignea della Madonna. Il lavoro è stato seguito dalla Soprintendenza di Milano che ha ipotizzato come nome dll'autore Giuseppe Antignani, scultore importante del Settecento, a cui venne commissionato il bozzetto per la statua della madonnina del Duomo di Milano".<\/p>\n Simboli<\/strong> – Continua Daniela Morosi: "L'intervento di restauro ha permesso di riportare alla luce la cromia originale della statua, in particolare la doratura del manto con motivi a rilievo raffiguranti fiori e frutti, dall'immediato significato simbolico quali melograni, uva, e ciliegie; mentre tra i fiori si riconoscono le rose".<\/p>\n Misteriose chiese<\/strong> – Incise sul retro del manto sono state trovate sette chiese; "all'inizio pensavamo fossero riconducibili a sette chiese realmente esistenti sul territorio – spiegano ancora le autrici dell'intervento – poi però, grazie agli studi della Sovrintendenza e in particolare di Isabella Marelli<\/strong>, abbiamo ricondotto questo numero al simbolismo cristiano che indica la totalità della chiesa". <\/p>\n Il<\/strong> Crocifisso <\/strong>– Il Cristo in croce riversava in pessime condizioni. L'intervento a cui è stato sottoposto è stato per forza di cose diverso: "Siamo subito intervenute con una lunga e paziente opera di fissaggio del colore originale, per poi concludere sempre con stucchi e ritocchi", raccontano. In questo caso le sorprese non sono mancate a lavori ultimati: la scoperta più importante è relativa al perizoma del Cristo. I fedeli lo ricordano dorato: "Tuttavia durante la pulitura – racconta ancora Daniela – abbiamo identificato i colori originari del panno, bianco a righe verdi. Materiali poveri, sicuramente per enfatizzarne il realismo. Quello che ci ha colpito in questa statua infatti è la grande espressività, che si evince dal volto del Cristo e dall'utilizzo di una parrucca per i capelli".<\/p>\n Grande soddisfazione<\/strong> – "Siamo molto soddisfatte di questo restauro", concludono infine Daniela e Paola, "sia per i risultati artistici e le scoperte effettuate, sia per il grande aiuto ed impegno che abbiamo ricevuto da parte della comunità cardanese, che si è prodigata fin dall'inizio nel trovare i fondi per riportare all'originale condizione queste splendide opere e in molti hanno seguito il restauro da vicino, cercando di soddisfare ogni nostra richiesta per il bene delle opere. È bello vedere come la gente, se stimolata, riesce a mantenere vivo il suo interesse per l'arte".<\/p>\n L'incontro<\/strong> – Per chi volesse saperne di più, sia sul lavoro vero e proprio di restauro, sia sulle scoperte relative alle due opere, l'appuntamento è venerdì sera alle 21.15 presso la chiesa parrocchiale di S. Anastasio<\/strong> con interventi dello studio Kore di Samarate che ha eseguito i lavori, e la presenza di Isabella Marelli<\/strong>, delegata di zona della Soprintendentza delle Belle Arti della provincia di Milano.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il volto della Vergine Dopo un restauro durato più di tre mesi e che ha interessato due sculture lignee conservate all'interno della chiesa di Sant'Anastasio a Cardano al Campo, abbiamo chiesto a Paola Bertaglia e Daniela Morosi dello studio Kore di Samarate di raccontarci in anteprima le novità emerse in seguito ai lavori. Madonna col […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":13054,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[38,16],"tags":[],"yoast_head":"\n