{"id":13091,"date":"2007-10-05T07:11:18","date_gmt":"2007-10-05T07:11:18","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-10-05T07:47:57","modified_gmt":"2007-10-05T07:47:57","slug":"artevarese-incontra-kosuth","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/artevarese-incontra-kosuth\/","title":{"rendered":"Artevarese incontra Kosuth"},"content":{"rendered":"
Kosuth<\/strong> a Villa Panza: il grande artista concettuale americano, qualche giorno fa approdato a Varese per visitare la sua mostra e per incontrare il numeroso pubblico, ha rilasciato, e di questo lo ringraziamo, una intervista esclusiva ai microfoni di La6<\/strong> per Artevarese<\/strong>. <\/p>\n Ne è uscita una conversazione nella quale Kosuth ha raccontato di sé, del suo rapporto con la Pop Art<\/strong> e con gli esponenti della Pop Art<\/strong>, della sua amicizia con il Conte Panza<\/strong>, della sua filosofia creativa in merito, ad esempio, all'utilizzo di materiali atipici come il neon e in particolare ha spiegato le ragioni per cui preferisce un rapporto dialettico, e non 'verticale', tra le sue opere e il pubblico. Prima delle sue parole, un breve intervento di Giorgio Verzotti<\/strong>, docente di estetica al Politecnico di Milano e curatore della mostra varesina.