{"id":13129,"date":"2007-10-11T04:20:02","date_gmt":"2007-10-11T04:20:02","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-10-12T01:17:13","modified_gmt":"2007-10-12T01:17:13","slug":"un-brivido-tra-gli-antiquari-spunta-un-luini-inedito","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/un-brivido-tra-gli-antiquari-spunta-un-luini-inedito\/","title":{"rendered":"Un brivido tra gli antiquari: spunta un Luini inedito"},"content":{"rendered":"
Nuova acquisizione<\/strong> – La notizia è stata pubblicata di recente su Repubblica<\/em><\/strong>. Sul mercato antiquario è apparsa un'opera che, all'esame ravvicinato di studiosi di vaglia, inglesi ed italiani, si può senza margini di dubbio ascrivere al catalogo fin qui noto di Bernardino Luini<\/strong>: il maestro di cui solo recentamente si ha avuto con certezza conferma della nascita in Dumenza<\/strong>, vicino a Luino, prima di intraprendere a Milano e in altre centri della Lombardia – Saronno, Legnano, Pavia – una delle più mirabili avventure artistiche del pieno Rinascimento, all'ombra di Leonardo<\/strong>. L'imprimatur di Marani <\/strong>– "Si tratta di un'opera della cui importanza e del cui valore storico i proprietari sono perfettamente consci – racconta Giovanni Romagioli, cotitolare dello spazio espositivo specializzato in opere d'arte antiche – che con noi hanno voluto intraprendere un lungo percorso 'di conoscenza'". Destinazione museo<\/strong> – L'opera di Luini è stata vista di recente alla Biennale fiorentina dell'Antiquariato<\/strong>. Nell'occasione, come era prevedibile, sono nati i primi contatti importanti: con il Louvre<\/strong>, per intenderci, il cui direttore si è informato del prezzo dell'opera, manifestando un interesse più che ovvio, a dispetto di tempistiche per un eventuale acquisizione che di norma sono molto lunghe. L'auspicio è che l'uscita allo scoperto di questo piccolo capolavoro, destinato alla devozione famigliare, susciti interessi anche nazionali. Il Poldi Pezzoli<\/strong>, la Pinacoteca Ambrosiana<\/strong>, il Museo Diocesiano<\/strong>, per citare solo le maggiori istituzioni milanesi, per non dire le prodighe fondazioni bancarie dovrebbero avere a cuore investimenti di questa importanza. <\/p>\n Vincenzina davanti ai fiori <\/strong>–<\/strong><\/em> La "Madonna allattante"<\/strong>, si diceva, sarà in visione presso la galleria legnanese dal 20 ottobre fino all'11 novembre, in contemporanea con una rassegna monografica dedicata ad una delle poche donne pittrici del Seicento: Francesca Volò<\/strong>, detta "Vicenzina"<\/strong> (Milano 1657-1700). Una dozzina di nature morte e fiori di una raffinata specialista di questo genere pittorico, finora però pochissimo conosciuta. <\/p>\n I fiori di Francesca – Nature morte di Francesca Vicenzina nella Milano del Seicento<\/strong> B. Luini, Madonna che allatta Nuova acquisizione – La notizia è stata pubblicata di recente su Repubblica. Sul mercato antiquario è apparsa un'opera che, all'esame ravvicinato di studiosi di vaglia, inglesi ed italiani, si può senza margini di dubbio ascrivere al catalogo fin qui noto di Bernardino Luini: il maestro di cui solo recentamente si […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":13130,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Madonna allattante<\/strong> – Si tratta di una deliziosa "Madonna del latte"<\/strong>, un olio su tavola di pioppo, in ottime condizioni, di recente ripulitura, proveniente temporaneamente dall'estero ma di proprietà di collezionisti italiani. Al termine di un percorso che muove da una collezione canadese e poi francese, sarà dal 20 ottobre esposto pubblicamente presso la Galleria Romigioli<\/strong> di Legnano<\/strong>, con cui gli attuali proprietari sono da lungo tempo in contatto.
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Un lungo percorso che vuol dire aver sottoposto cautelativamente la tavola ad alcuni dei massimi esperti del settore: in Italia, due su tutti, Pietro Marani<\/strong>, tra i più sottili conoscitori di cose leonardesche e limitrofi, Andrea De Marchi <\/strong>e Maria Teresa Fiorio<\/strong>. Per tutti loro non ci sono dubbi. Marani, che ha steso la presentazione dell'opera, ne ipotizza una collocazione in un periodo attorno al 1512-1515; per le contiguità palpabili, in quel lasso di tempo, con l'arte di Bernardo Zenale<\/strong>, nella panneggiatura così come nelle lumeggiature e nella morfologia delle rocce che fanno capolino alla sinistra della Vergine.
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Galleria Romigioli
Via Toselli 68
20 ottobre – 11 novembre
a cura di Alberto Cottino
orari: feriali 15-19; sabato, domenica e festivi 11-19
info: romigioli@libero.it
www.romigioli. it <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"