{"id":13490,"date":"2007-11-19T06:34:58","date_gmt":"2007-11-19T06:34:58","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-11-30T06:35:16","modified_gmt":"2007-11-30T06:35:16","slug":"un-tour-tra-l-arte-milanese","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/un-tour-tra-l-arte-milanese\/","title":{"rendered":"Un tour tra l\u2019arte milanese"},"content":{"rendered":"
La Chapelle si, ‘Vade retro' no<\/strong> – 350 fotografie<\/strong> dell'artista americano in mostra a Palazzo Reale<\/strong>. Grande successo di pubblico. Sarà per l'attualità dei temi e delle realtà affrontati? David La Chapelle<\/strong>, 44 anni, alle spalle collaborazioni con lo Studio54, la più importante discoteca di New York. Amico di Andy Wharol<\/strong>. Artefice di scatti pubblicati su riviste come ‘Paris Vogue', ‘New York Times' e ‘Vanity Fair'. La mostra, visitabile fino al 6<\/strong> gennaio 2008<\/strong>, è la più ampia e completa fino ad ora a lui dedicata. L'esposizione milanese è strutturata in sezioni. I personaggi ripresi sono spesso attori, attrici e cantanti famosi. Da Angelina Jolie, a Leonardo Di Caprio, Eminem, Cameron Diaz e tanti altri. E' nella sezione ‘Star<\/strong> Sistem<\/strong>', che l'artista presenta ognuno di questi volti noti, descrivendoli cogliendo la natura narcisista, l'attitudine esibizionista di chi appartiene a questo mondo. I temi affrontati nella mostra sono quelli dei nostri giorni. ‘Distruzione e Disasters<\/strong>', è la sezione in cui si vedono scenari con paesaggi devastati da calamità naturali. Molti sono gli aspetti del genere umano del XXI secolo, presi in esame. ‘Plastic People<\/strong>', una rivisitazione divertente del culto per il corpo, portato troppo spesso all'esasperazione, che degenera in sindrome ossessiva. Altro esempio è la sezione denominata ‘Eccesso<\/strong>', dove l'artista mette in scena le manie, ossessioni, estremismi, dell'umanità di oggi. Le inclinazioni sessuali la fanno da padrona. E' qui che troviamo scatti davvero significativi. Niente è da scoprire. Tutto è chiaro, ben comprensibile e visibile. Emblematico dell'arte de La Chapelle<\/strong> è proprio il saper ritrarre la realtà con sottigliezza, ironia e lealtà. Anche l'arte diventa però ispiratrice per il fotografo. ‘Diluvio<\/strong>', un pannello lungo una parete. Indica la fine e il declino del consumismo. Tutti i personaggi sono nudi, alcuni di essi riprendono pose di figure classiche. Forti i colori e disperati i volti. Il senso di quest'opera, secondo l'artista è che la possibilità di una rinascita universale è da ricercare nei destini individuali. Un'altra parte della mostra omaggia la storia dell'arte: ‘Il sogno evoca il<\/strong> surrealismo<\/strong>'. E' qui riscontrabile l'aspetto che identifica un po' tutta la produzione del fotografo. Fantasia, paradossi poetici e realtà si fondono in un lavoro che non solo incuriosisce e diverte, ma fa riflettere. Guardando le foto dopo aver sorriso per i personaggi, per come si comportano e si vestono, viene da dire: è vero<\/strong>, è proprio<\/strong> così<\/strong>.<\/p>\n Wharol, Beuys e Amelio alla Mazzotta<\/strong> – Ha aperto i battenti giovedì 15 la mostra dedicata al lavoro del grande gallerista napoletano Luciano Amelio<\/strong> e ai suoi amici artisti. Uno scontro a colpi di opere d'arte tra Andy<\/strong> Wharol<\/strong> e Joseph Beuys<\/strong>. Tutto nasce dalla lungimiranza del gallerista, che nel 1980 inizia i rapporti con artisti di calibro internazionale. In mostra ben 92 opere<\/strong> di cui 30 di Wharol e 42 di Beuys. Molte le creazioni legate ad un evento che ha segnato la nostra terra. 23 novembre<\/strong> 1980 terremoto in Irpinia<\/strong>. Amelio chiede a noti artisti di dedicare un'opera a questo tragico episodio. Da qui nasce la serie di opere, di Wharol, dedicate al Vesuvio<\/strong> (1985). L'artista tornerà nella città partenopea 4 anni dopo il terremoto. Beuys invece, risponde all'appello di Amelio con un'installazione, solitamente conservata alla Reggia di Caserta, dal titolo ‘Terremoto in palazzo'<\/strong> (1981). Dalla distruzione, dalla desolazione del disastro che cancellò migliaia di vite, Beuys salvò alcuni vecchi tavoli da lavoro. In mostra anche opere di Rauchemberg<\/strong> e altri protagonisti dell'arte del nostro secolo. Numerosi i ritratti fatti ad Amelio e oggetti a lui donati dai grandi amici creativi. Un percorso tra le opere che richiama alla mente determinati momenti della storia. Una viaggio questo vissuto attraverso gli occhi degli artisti che, grazie ad un amante dell'arte qual era Luciano Amelio,<\/strong> hanno dato un apporto significativo alla nostra realtà creativa, con l'intanto di trasformare l'energia distruttrice del sisma in gesto artistico.<\/p>\n <\/span><\/p>\n Donne più artisti degli uomini <\/strong>– Tutto cambia nel 1946, quando anche le donne ottengono il diritto di voto. Il gentil sesso è al pari dello status maschile. E' da ricercare in questo momento storico, la motivazione del periodo considerato per la mostra dedicata all'arte femminile, attesa a Palazzo Reale<\/strong> dal 5 dicembre 2007<\/strong> al 9 marzo 2008<\/strong>. ‘L'Arte delle donne dal Rinascimento al<\/strong> surrealismo<\/strong>'. In mostra ci saranno oltre 200 opere realizzate da 110 artiste. La forza di queste donne, prime fra tutte Sofonisba Anguissola<\/strong>, Lavinia Fontana<\/strong> e Artemisia Gentileschi<\/strong>. Questi nomi protagonisti del XVI secolo, hanno dovuto superare molte difficoltà. Emarginazione, sottomissione, il passare inosservate. Una mostra questa, che vede un comitato scientifico a livelli mondiali. Vittorio Sgarbi <\/strong>ha affermato: "E' una di quelle mostre che avrei voluto realizzare, invece l'ho pensata. E' una mostra ambiziosa e molto ricca. Il primo intento di questa manifestazione è quello di portare a Milano grandi nomi dell'arte, per troppo tempo rimaste nell'ombra. Non solo nomi noti del panorama artistico messi in mostra, ma personaggi non previsti, remoti, curiosi. Non il metodo Goldin per intenderci", continua l'Assessore alla cultura del Comune di Milano. <\/p>\n Le donne che aiutano le donne<\/strong> – Nell'Anno Europeo delle<\/strong> Pari Opportunità<\/strong>, l'arte risponde con un evento di tale calibro. Un altro è l'aspetto importante della manifestazione: Artematica<\/strong> dedicherà il 5% degli incassi della mostra alla Fondazione Umberto Veronesi<\/strong> e ABO<\/strong> PROJECT<\/strong>, per finanziare il progetto di ricerca ‘Radioterapia Intraoperatoria e Radioterapia Fast', un nuovo schema terapeutico nel trattamento del carcinoma della mammella, coordinato e diretto dall'Istituto Europeo di Oncologia (IEO<\/strong>). Inoltre ‘Stefanel<\/strong>' donerà al progetto 1 euro su ogni acquisto effettuato in tutti i negozi in Italia aderenti all'iniziativa, per tutto il mese di dicembre.<\/p>\n <\/p>\n ‘David Le Chapelle<\/strong>' ‘Wharol-Beuys. Omaggio a Luciano Amelio<\/strong>' ‘L'Arte delle donne dai Rinascimento al surrealismo<\/strong>' Foto di La Chapelle La Chapelle si, ‘Vade retro' no – 350 fotografie dell'artista americano in mostra a Palazzo Reale. Grande successo di pubblico. Sarà per l'attualità dei temi e delle realtà affrontati? David La Chapelle, 44 anni, alle spalle collaborazioni con lo Studio54, la più importante discoteca di New York. Amico di Andy Wharol. […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":13491,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
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Fino al 6 gennaio 2008
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12, Milano
Orari: lun.14.30\/19.30; mart. merc. ven. sab. dom. 9.30\/19.30. Giov. 9.30\/22.30.
www.comune.milano.it\/Palazzo_Reale
www.davidlachapelle.it<\/p>\n
Fino al 30 marzo 2008
Fondazione Mazzotta
Foro Bonaparte, 50
Milano
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19.30. Martedì e Giovedì fino alle 22.30. Chiuso Lunedì.
Per prenotazioni 02-54913
www.mazzotta.it
02-878197-380<\/p>\n
5 dicembre 2007-9 marzo 2008
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12, Milano
Orari: lun.14.30\/19.30; mart. merc. ven. sab. dom. 9.30\/19.30. Giov. 9.30\/22.30.
www.comune.milano.it
ufficiostampa@artematica.tv
0422-410886<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"