{"id":13595,"date":"2007-11-29T06:13:55","date_gmt":"2007-11-29T06:13:55","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-11-30T06:10:53","modified_gmt":"2007-11-30T06:10:53","slug":"l-arte-del-raccontare-l-arte-del-vedere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-arte-del-raccontare-l-arte-del-vedere\/","title":{"rendered":"L\u2019arte del raccontare \u00e8 l\u2019arte del vedere"},"content":{"rendered":"
La parola si fa visiva<\/strong> – Annalena De Bortoli<\/strong> ha voluto ricreare in un angolo del suo salone espositivo uno spazio composto da divani, tavolino e tappeto, un vero e proprio salottino di casa, in cui far conversare di Racconto, racconti e spazi da amare, cinque personalità del mondo della comunicazione, ispirandosi ai luoghi e alle atmosfere del libro 'L'ultima nuvola a sinistra'<\/strong> di Franco Tettamanti<\/strong>, giornalista varesino de 'Il Corriere della Sera'. "Il libro è stato fonte di ispirazione per creare un autentico spazio da amare, fatto su misura della persona, con la volontà di personalizzare ogni singolo dettaglio", con queste parole Annalena ha aperto la serata.<\/p>\n Un unico filo conduttore<\/strong> – "I racconti del libro di Tettamanti sono novelle", così le definisce Robertino<\/strong> Ghiringhelli<\/strong>, professore ordinario di Storia delle dottrine politiche all'Università Cattolica di Milano, "in quanto veicolano un messaggio". Esse raccontano di gente comune e straordinaria, vera e immaginaria, attenta e distratta, comunque persa nella vacuità dei tempi moderni. Queste storie parlano di protagonisti uniti da quel filo rosso, che, sempre Ghiringhelli dice essere "l'esistenza umana, fatta di momenti verdi, rosa, bianchi, neri e così via".<\/p>\n Da conversazione a dialogo<\/strong> – Quando la parola passa a Massimo Donelli<\/strong>, giornalista del Tg3, l'attenzione si sposta inevitabilmente sul racconto che la televisione propone, e la conversazione si trasforma in un dialogo tra lui e Tettamanti. Partendo dalle pagine del libro Donelli finisce per parlare della capacità del mezzo televisivo di creare un mondo finto e parallelo, che influenza profondamente il vissuto quotidiano non solo dei protagonisti di "L'ultima nuvola a sinistra<\/strong>", ma anche quello di ognuno di noi. E infatti Tettamanti si esprime così: "il mondo vero non è L'Isola dei Famosi, non è nemmeno tutto sangue e tragedia, come vediamo alla tv o leggiamo suoi quotidiani, né il calcio fatto di soli Ultrà! Perché non parlare delle migliaia di persone che fanno volontariato in Italia? Noi giornalisti stiamo seminando negatività che purtroppo le generazioni future raccoglieranno, crescendo con una visione distorta della realtà, una visione fatta di sola morte e distruzione".<\/p>\n I personaggi prendono vita<\/strong> – Il racconto è anche quello recitato, e così le parole, le scene e i personaggi de "L'ultima nuvola a sinistra<\/strong>" si animano e si colorano di nuove sfumature grazie alla voce timbrica di Cristiana<\/strong> Banchetti<\/strong> che si è prestata alla lettura di alcuni brani dell'edizione di Tettamanti, come aveva già fatto in passato, interpretando letture di testi scritti da Baricco, Pinter, De Carlo e Natalia Ginzburg.<\/p>\n Uno stile fotografico <\/strong>– "L'arte del raccontare è l'arte del vedere" sottolinea Tettamanti all'inizio della serata, ed è quanto ribadisce il giornalista e fotografo Mario Chiodetti<\/strong>, definendo la modalità di scrittura di Franco fotografica: "parte sempre da un particolare per raccontare certi paesaggi che ricordano la terra lombarda con la capacità di graduare sentimenti, odori, colori della nostra terra, che è molto simile a quella dello scrittore Carlo Linati che in "Sulle orme di Renzo" fu molto bravo a conciliare il linguaggio scritto con quello visivo.<\/p>\n Il racconto per immagini <\/strong>– Allo spazio De Bortoli <\/strong>il tema della narrazione non corre, però, solo sul filo della parola scritta e orale, o su quello del design di interni. Non poteva mancare in effetti l'arte figurativa di Chiodetti,<\/strong> fotografo, oltre che giornalista, i cui ritratti femminili e i cui scorci di Varese saranno esposti da De Bortoli fino alla fine di gennaio 2008. I volti delle donne immortalate da Mario o i suoi paesaggi raccontano una vita, o un solo istante. Sono mondi che il fotografo conosce dopo un lungo studio o solo in un attimo, grazie alla forza dell'istinto. E quel che fa Chiodetti con la macchina fotografica non è altro che quello che, secondo Fabio<\/strong> Zanchi<\/strong>, fa Tettamanti, dicendo di lui nella prefazione a "L'ultima nuvola a sinistra": "Il Tetta è una persona curiosa: sia perché si diverte ad indagare, sia perché lo fa in un modo non scontato(…) Il tutto osservato con l'occhio acuto di chi (…) è anche capace di stare seduto per ore con la sedia inclinata su due gambe e lo schienale appoggiato al muro: per il solo piacere di guardare come gira il mondo, cercando di capire come gira il fumo". <\/p>\n La presentazione del libro di Franco Tettamanti viene riproposta sabato 1 dicembre in Villa De Strens a Gazzada-Schianno (VA) alle ore 18.00.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Alcuni momenti della serata La parola si fa visiva – Annalena De Bortoli ha voluto ricreare in un angolo del suo salone espositivo uno spazio composto da divani, tavolino e tappeto, un vero e proprio salottino di casa, in cui far conversare di Racconto, racconti e spazi da amare, cinque personalità del mondo della comunicazione, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":13596,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[13,51],"tags":[],"yoast_head":"\n