{"id":13687,"date":"2007-12-05T07:03:43","date_gmt":"2007-12-05T07:03:43","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-12-07T05:42:16","modified_gmt":"2007-12-07T05:42:16","slug":"gli-scultori-viggiutesi-dell-800-trovano-casa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gli-scultori-viggiutesi-dell-800-trovano-casa\/","title":{"rendered":"Gli scultori viggiutesi dell”800 trovano casa"},"content":{"rendered":"
Una degna collocazione<\/strong> – "Queste opere sono rimaste troppo a lungo in luoghi non adatti e soprattutto non visibili al pubblico – spiega Nino Cassani<\/strong>, conservatore dei Musei Civici Viggiutesi – hanno un enorme valore storico oltre che culturale. Finalmente abbiamo trovato una degna sistemazione". "Sono state raccolte tutte le opere disponibili degli artisti dell'800, rimaste nei ripostigli e nel dimenticatoio della Villa Borromeo e Casa Butti e soprattutto della storia di Viggiù per decenni – aggiunge Francesco<\/strong> Rizzi<\/strong>, vera anima del museo Butti – e le abbiamo esposte in un ambiente che le valorizza".<\/p>\n L'antica limonaia <\/strong>– A pochi passi dal centro paese, si apre il cancello della storica Villa Borromeo<\/strong> di proprietà comunale. Villa in cui fervono i lavori di ristrutturazione. "Gli ambienti sono molti, occupati solamente un paio"- spiega Rizzi<\/strong> – "Si dice potrebbe essere una futura sede del Municipio di Viggiù. Le altre costruzioni nel parco della villa, sono le antiche scuderie e la limonaia. L'orangerie<\/strong>. Le antiche scuderie sono da tempo adibite al 'Museo dei Picasass<\/strong>'. "Un importante luogo che ricorda la storia di Viggiù e valorizza coloro che lavoravano duramente il marmo e il gesso – ricorda Cassani <\/strong>– un lavoro che oggi non fa più nessuno".<\/p>\n La struttura<\/strong> – L'antica serra, adibita maggiormente a limonaia<\/strong> si sviluppa su due piani, grazie ad un soppalco in legno. E' un ambiente allungato con un lato composto interamente da finestre che guardano sul parco della villa. "L'edificio è stato ristrutturato una decina di anni fa – ricordano Cassani<\/strong> e Rizzi<\/strong> – e per anni è stato vuoto, o assegnato a gruppi per esempio la banda musicale del paese". Continua Cassani: "E' un anno, precisamente dalla scorsa estate, che abbiamo deciso di riservare questi ambienti alle opere degli artisti scultori che hanno dato importanza non solo al paese di Viggiù, ma al panorama artistico italiano tra '800 e '900. "E' una sala, che per la sua forma si adatta bene all'esposizione di opere d'arte. Una vera e propria Galleria. E' inoltre molto luminosa", osserva Cassani. Più di cento le opere scultoree che in questo sito troveranno posto.<\/p>\n Gli ospiti<\/strong> – 10 sono gli artisti le cui opere sono state collocate in questo nuovo spazio espositivo. Non tutti sono originari di Viggiù, ma ognuno di loro ha lasciato un segno in questa zona. Tra questi il conosciuto Luigi Buzzi<\/strong> Leone<\/strong>, autore de 'Il Cacciatore delle Alpi<\/strong>', statua in bronzo situata in piazza Podestà in centro Varese. Il bozzetto in gesso di tale opera è qui presentato. "Forse il pezzo più importante della collezione", sottolinea il conservatore. Il fratello Giovanni<\/strong>, è in questa nuova sede ricordato con un'intera vetrina al piano terra. Sono qui collocate tutte opere con soggetti animaleschi. Creazioni del periodo trascorso a Parigi. "Un buon artista – commenta Cassani – scomparso presto all'età di 33 anni". Alla stessa famiglia appartenevano Antonio<\/strong>, Giovanni<\/strong> e Giosuè Argenti<\/strong>, quest'ultimo il più noto fra i tre. Altri nomi presenti sono Angelo Franzi<\/strong>, Angelo Bottinelli<\/strong>, Stefano Butti<\/strong> e Giuseppe Rasetti<\/strong>.<\/p>\n Un giro di sculture <\/strong>– "Manca un cicuito tra le gipsoteche, esiste tra le gallerie, musei, perchè non anche per le raccolte di sculture?" domanda Rizzi<\/strong>. E la sua risposta\/proposta in merito è quella di "Collaborare maggiormente tra queste realtà simili, magari organizzando anche una mostra itinerante con alcuni pezzi delle varie sedi. L'esposizione coinvolgerebbe così diverse realtà, anche non solo a Varese, ma partendo per esempio dalla vicina Milano". <\/p>\n Viggiù terra di musei<\/strong> – Un altro importante tassello è stato così aggiunto alla realtà artistica viggiutese. Dopo il noto 'Museo Civico Butti<\/strong>', il 'Museo dei Picasass<\/strong>' e il 'Museo degli artisti viggiutesi del '900<\/strong>', inaugurato solo un anno fa, è ora la volta del 'Museo degli scultori viggiutesi dell'800<\/strong>'. Il risultato del profondo lavoro svolto da Nino Cassani<\/strong>, con l'appoggio dell'ex scalpellino Giovanni Molina<\/strong> e soprattutto dai responsabili dei musei viggiutesi, Francesco Rizzi<\/strong> in prima linea, verrà presentato al pubblico sabato 8<\/strong> dicembre <\/strong>alle ore 17.00<\/strong>. Tutto questo a pochi giorni dall'importante riconoscimento da parte della Regione Lombardia, dei musei viggiutesi come Raccolte museali<\/strong>. <\/p>\n 'Inaugurazione del museo degli scultori viggiutesi dell''800'<\/strong> Orangerie, esterno Una degna collocazione – "Queste opere sono rimaste troppo a lungo in luoghi non adatti e soprattutto non visibili al pubblico – spiega Nino Cassani, conservatore dei Musei Civici Viggiutesi – hanno un enorme valore storico oltre che culturale. Finalmente abbiamo trovato una degna sistemazione". "Sono state raccolte tutte le opere disponibili degli […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":13688,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[46,17,49],"tags":[],"yoast_head":"\n
sabato 8 dicembre ore 17.00
Orangerie di Villa Borromeo
via Roma, 49
Viggiù (VA)
Ingresso libero
Orario: apertura su richiesta telefonica allo 0332-486510
Giorno di chiusura: lunedì <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"