{"id":13738,"date":"2007-12-10T12:06:41","date_gmt":"2007-12-10T12:06:41","guid":{"rendered":""},"modified":"2007-12-14T07:31:19","modified_gmt":"2007-12-14T07:31:19","slug":"fondi-di-rotazione-regionali-brindano-ponte-tresa-e-caronno-pertusella","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/fondi-di-rotazione-regionali-brindano-ponte-tresa-e-caronno-pertusella\/","title":{"rendered":"Fondi di rotazione regionali, brindano Ponte Tresa e Caronno Pertusella"},"content":{"rendered":"
No, grazie<\/strong> – Per il restauro del campanile della parrocchia di Santa Maria Vergine a Cocquio Trevisago<\/strong>, manca la licenza della Curia competente così come l'autorizzazione della Soprintendenza. Idem per il risanamento della chiesa di Sant'Antonino Abate ad Oriano Ticino<\/strong>. La mancanza di un calcolo sommario delle spese preventivate ha bloccato invece il piano di recupero della chiesa di San Giulio a Cittiglio<\/strong>. Quanto alle ghiacciaie di Bardello<\/strong> – l'intenzione era quella di riqualificarle a scopo turistico – il comune richiedente garantiva una disponibilità a cofinanziare il progetto in termini inferiori rispetto ai parametri imposti dalla Regione Lombardia. Motivazioni diverse, risultato identico: sono i progetti che hanno presentato la richiesta di contributi al Pirellone, che non si sono visti nemmeno accettare il piano di lavoro. <\/p>\n I due che brindano<\/strong> – Cinque progetti non ammessi, per la provincia di Varese; 12 invece quelli ammessi, in linea con i criteri stabiliti dal bando, ma due soli alla fine quelli che la Regione ha deciso di cofinanziare. Il progetto per la ristrutturazione della vecchia rimessa ferroviaria di Ponte Tresa<\/strong> e la sua nuova definizione d'uso come centro informativo turistico sulle tramvie varesine e il restauro della Chiesa della Purificazione di Caronno Pertusella<\/strong>. Criteri equanimi <\/strong>– Complessivamente sono 205 le richieste ritenute ammissibili alla contribuzione, 127 invece i prospetti ritenuti non solo non parzialmente finanziabili ma nemmeno ammissibili. Un risultato in linea, ad occhio, con un criterio di equità spalmato su tutte le province lombarde. Tolte Milano<\/strong>, sette progetti ammessi a finanziamento, così come Brescia<\/strong> che però aveva presentato complessivamente 71 richieste di contributo di cui 26 non ammesse, e Bergamo<\/strong> con trenta progetti ritenuti compatibili e 5 di questi cofinanziati, le altre province minori della regione, hanno avuto un trattamento più o meno paritario. Due contributi per la provincia di Sondrio<\/strong>, per quella di Como<\/strong>, due per quella di Varese<\/strong>, una per quella di Mantova<\/strong>. Spicca Pavia<\/strong>: la provincia pavese ha avuto il via libera per ben 30 progetti, di cui cinque in concorso con i contributi regionali. Quelli che…faranno da soli<\/strong> – Quanto al Varesotto, pur ottenendo punteggi bassi, inferiori in ogni caso, alle soglie previste il contributo dei fondi di rotazione, hanno avuto l'ok della Direzione Generale, il progetto di un museo e di una scuola di musica in Villa Gadola Beltrami a Sumirago<\/strong> per un costo previsto di poco meno di 700mila euro; la parrocchia di San Nazario e Celso di Cairate<\/strong> ha avuto il via libera per la ristrutturazione di una sala cinematografica; mentre Carnago<\/strong> potrà portare i termini di lavori per il definitivo recupero della chiesa di San Rocco, come spazio espositivo, peraltro già in funzione. Gallarate<\/strong> non si vede cofinananziati gli ultimi lavori per la nuova Gam, costo previsto 457mila euro, via anche al restauro e al recupero del campanile di Sant'Ambrogio a Lonate Pozzolo<\/strong>; ingenti i capitoli di spesa cui però i funzionari regionali non hanno previsto alcun contributo, riguardano i progetti per il restauro e l'adeguamento funzionale della chiesa di Sant'Antonio, proposto dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta di Gallarate<\/strong> (686mila euro) per l'allargamento del Museo Bodini di Gemonio<\/strong> con il ripristino di una vecchia cascina annessa all'attuale sede (700mila euro). Punteggi bassi e nessun contributo <\/p>\n neanche per Voltorre<\/strong> che intende ristrutturare il tetto di San Michele e per Crosio della Valle <\/strong>che mira ad riconsolidamento struttura della chiesa di Santa Apollinare. Via libera infine, ma anche in questo caso, senza sostegni finanziari, alla parrocchia di Santa Maria Assunta di Gorla Maggiore<\/strong> per i restauri conservativi di San Carlo, e di quelli dei SS: Nazario e Celso a Castronno<\/strong>. <\/p>\n Quanto ai due progetti appoggiati e finanziati dal Pirellone, quello di Ponte Tresa<\/strong> prevede una spesa complessiva di 653mila euro; la Regione ne contribuirà con 326mila, di cui 81mila a fondo perduto e 244 a rimborso; Caronno Pertusella<\/strong> ipotizza invece una spesa di poco più di 600mila euro. Il Pirellone conferma un contributo di 430mila; 322mila da rimborsare e 107mila a fondo perduto. Complessivamente la Regione Lombardia ha investito nei fondi a rotazione qualcosa come 40 milioni di euro. Di questi circa una decina a fondo perduto. Per gli enti beneficiari dei contributi, adesso, un mese di tempo per formalizzare l'accettazione e dare un preciso impegno di copertura dei fondi non coperti dalla Regione. Il via ai lavori poi tassativamente entro un anno, per concludersi, salvo proroghe eccezionali, entro i tre anni successivi. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Ghiacciaia No, grazie – Per il restauro del campanile della parrocchia di Santa Maria Vergine a Cocquio Trevisago, manca la licenza della Curia competente così come l'autorizzazione della Soprintendenza. Idem per il risanamento della chiesa di Sant'Antonino Abate ad Oriano Ticino. La mancanza di un calcolo sommario delle spese preventivate ha bloccato invece il piano […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":13739,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[229,45,16],"tags":[],"yoast_head":"\n
Sono questi gli unici interventi cui la Direzione Generale per le Identità e le Culture della Regione Lombardia<\/strong> ha ritenuto di dover contribuire con gli stanziamenti previsti del Fondo di rotazione 2007-2009 destinati ai soggetti che operano nel campo culturale sulla base della legge regionale del 1995. <\/p>\n
<\/strong><\/p>\n