{"id":14048,"date":"2008-01-23T04:35:39","date_gmt":"2008-01-23T04:35:39","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-01-25T06:20:10","modified_gmt":"2008-01-25T06:20:10","slug":"il-profilo-dell-artista","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-profilo-dell-artista\/","title":{"rendered":"Il profilo dell’artista"},"content":{"rendered":"
Nasce a Cittiglio il 28 gennaio nel 1908, da Giovanni e Vincenzina Fons, di origini francesi. Fino ai 17 anni vive a Ligurno<\/strong> di Cantello. Luigi frequenta il liceo classico di Varese e nel 1925 la famiglia si trasferisce a Milano dove il giovane passa al liceo artistico. In seguito, all'Accademia di Brera è allievo di Adolfo Wildt<\/strong>. La sua attività professionale si svolge da allora per lo più a Milano nello studio aperto dal 1930 in corso Garibaldi al numero civico 89. La vittoria del Premio Tantardini<\/strong> nel 1931 gli permette di visitare Roma e di entrare in contatto con la Scuola Romana<\/strong>. La sua attività espositiva comincia a metà degli anni Trenta, presso la galleria Il Milione<\/strong>, successivamente frequenta il gruppo di Corrente<\/strong>. Nel 1940 esce la prima monografia per le Edizioni del Milione<\/strong> a cura di Alfonso Gatto e <\/strong>si sposa con Antonia Barbieri<\/strong>. Ma la sua attività prosegue: è presente in importanti esposizioni collettive a New York e Losanna nel 1947, a Zurigo nel 1952, ad Atene nel 1953, e di seguito a Londra, Amsterdam, Stoccolma , Tokyo, Dallas, Parigi, Lisbona, Hannover, Montevideo, Rio De Janeiro, Berlino, Atene. Con la moglie Antonia Nasce a Cittiglio il 28 gennaio nel 1908, da Giovanni e Vincenzina Fons, di origini francesi. Fino ai 17 anni vive a Ligurno di Cantello. Luigi frequenta il liceo classico di Varese e nel 1925 la famiglia si trasferisce a Milano dove il giovane passa al liceo artistico. In seguito, all'Accademia […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":14049,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,45,17,231],"tags":[],"yoast_head":"\n
Antifascista, viene arrestato a Ligurno nel 1941 e incarcerato ai Miogni di Varese; l'onorificenza conferitogli nel 1942 da Bottai<\/strong>, il Premio del Ministero dell'Educazione nazionale<\/strong>, peraltro non accettato per protesta, concorre alla sua scarcerazione. Nel 1943 i bombardamenti colpiscono il suo studio milanese distruggendo molto del suo lavoro precedente.<\/p>\n
In Italia, nel dopoguerra la sua scultura ed anche la sua ceramica, sono riconosciute come una forte, matura esperienza nutrita della tradizione tardoottocentesca ma aggiornata di ritmi ed esperienze più moderne. E dopo le frequenti partecipazioni alle mostre sindacali del ventennio, a partire dagli anni Cinquanta espone due volte alla Biennale di Venezia, alla Triennale dell'Incisione, alla Permanente di Milano ed è invitato alla rassegna Scultori contemporanei a Milano a Palazzo Reale nel 1971.
In un isolamento creativo sempre più marcato, in cui spicca una produzione grafica di grande raffinatezza e intensità, Broggini si dedica anche alla poesia: nel 1956 pubblica il volume Due cipolline verdi<\/strong>, nel 1973 Sparsi come nei fiori <\/strong>e nel 1982 In fondo al Corso<\/strong>. Ultimo a lasciare, tra i tanti artisti, lo stabile di Corso Garibaldi, muore a Milano il 27 gennaio del 1983, è sepolto a Ligurno di Cantello dove per tutta la vita ha sempre fatto ritorno in diversi periodi dell'anno. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"