{"id":14494,"date":"2008-03-18T10:59:37","date_gmt":"2008-03-18T10:59:37","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-03-21T07:31:55","modified_gmt":"2008-03-21T07:31:55","slug":"i-segreti-rubati-a-mcnally","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/i-segreti-rubati-a-mcnally\/","title":{"rendered":"I segreti rubati a McNally"},"content":{"rendered":"
Due mesi –<\/strong> Inaugurata il primo di marzo la mostra The Moment it clicks<\/strong> del reporter americano Joe McNally<\/strong> ha bisogno già di una proroga. A quanto pare l'occhio statunitense piace, e anche molto. "La mostra sta avendo un grande riscontro, oltre che interessare gli esperti coinvolge qualsiasi fascia di pubblico" ha confermato Cristina Moregola<\/strong>, curatrice dell'evento insieme a Federica Brunini<\/strong>. Visto il riscontro la fondazione bustocca ha scelto di allungare di un'altro mese l'apertura. Un'occasione che permette di dare spazio anche all'arte giovane. In un'altra sala della Bandera trovano infatti spazio le fotografie degli studenti del Liceo Artistico 'Candiani' di Busto<\/strong>.<\/p>\n La mostra dei ragazzi del liceo – <\/strong>La piccola mostra nasce da una collaborazione diretta con il maestro americano. Durante il suo soggiorno milanese in concomitanza con il periodo di allestimento ed inaugurazione della mostra ha infatti dedicato un'intera mattinata agli studenti bustocchi. Una presentazione del suo lavoro abbinata ad un workshop<\/em> dove i ragazzi hanno mostrato le loro opere a McNally che ha con passione elargito suggerimenti. Il reporter americano si è subito distinto per la sua modestia e per la sua disponibilità. Nonostante i riconoscimenti internazionali che ha ricevuto nel tempo e la sua indiscutibile bravura, ha scelto di parlare coi ragazzi coinvolgendoli il più possibile e cercando di trasmettere la grande passione che ha per la fotografia. Un incontro organizzato dalla Bandera che ha scelto di coinvolgere le scuole locali e, tra gli altri istituti, il liceo di Busto sembrava la sede congeniale. Al 'Candiani' esiste da anni una sezione dedicata all'insegnamento della fotografia, un'arte che incuriosisce i giovani e che ha nel tempo prodotto risultati altissimi. Escono dalle aule gli strumenti tradizionali, via i pennelli, via la creta ed il legno. Le tecniche artistiche 'classiche' vengono accantonate per far spazio ai nuovi mezzi. L'insegnamento tradizionale, che permane negli istituti artistici viene sempre più spesso affiancato dai nuovi media: computer, macchine digitali o video vanno per la maggiore. La generazione del XXI secolo può così confrontarsi con un ventaglio di linguaggi nuovi per esprimere l'estro artistico. <\/p>\n Futuri reporter? –<\/strong> L'esposizione di Busto rivela interessanti risvolti. Gli scatti in mostra attirano l'attenzione per la loro singolarità. Il soggetto a volte accantona la sua matericità e diviene un input<\/em> per creare un'immagine nuova, distante dalla realtà. Il dato oggettivo viene sovradimensionato ed invade lo spazio uscendo dal bordo. Oppure un tramonto si tramuta in una cartolina monocroma fluorescente d'improbabile reperibilità. Non mancano anche i volti di ragazzi, amici colti in attimi quotidiani, oppure truccati come attori di teatro. Agli studenti del 'Candiani' la fantasia non manca e traspare anche una abilità tecnica. Frutto delle lezioni costanti presso le aule del liceo, ma dovute anche ai preziosi segreti svelati da McNally. "Durante la mattinata coi ragazzi Joe ha voluto guardare le fotografie che avevano realizzato e si è messo a spiegare come sceglie lui i suoi soggetti e come gli elabora graficamente. Dava consigli pratici legati alla luce piuttosto che allo scorcio più interessante da ricercare" aggiunge Cristina Moregola. Da sempre il discepolo guarda al maestro, cerca la peculiarità che lo rende grande. All'imitazione subentra poi l'autonomia, che permette di lasciare la via maestra e percorrere la propria.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Una foto di McNally in mostra Due mesi – Inaugurata il primo di marzo la mostra The Moment it clicks del reporter americano Joe McNally ha bisogno già di una proroga. A quanto pare l'occhio statunitense piace, e anche molto. "La mostra sta avendo un grande riscontro, oltre che interessare gli esperti coinvolge qualsiasi fascia […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":14495,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[37,12,64],"tags":[],"yoast_head":"\n