{"id":14639,"date":"2008-04-03T04:52:06","date_gmt":"2008-04-03T04:52:06","guid":{"rendered":""},"modified":"2008-04-04T05:17:08","modified_gmt":"2008-04-04T05:17:08","slug":"in-sei-da-tutto-il-mondo-alla-duet-art","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/in-sei-da-tutto-il-mondo-alla-duet-art\/","title":{"rendered":"In sei, da tutto il mondo, alla Duet Art"},"content":{"rendered":"
Pirandelliana <\/strong>– Una mostra che Antonio Cardillo<\/strong>, titolare della Duet Art<\/strong>, aveva in mente da tempo di realizzare: mettere insieme un discreto numero di artisti internazionali, da lui profondamente amati, in alcuni casi, personalmente frequentati, metterli a confronto tra di loro; metterli, anche, a confronto con un pubblico che può anche non conoscerne nomi ed opere, ma non riconoscerne il merito artistico. Nasce così, "Uno, nessuno, centomila"<\/strong>, titolo pirandelliano per sintetizzare l'extraterritorialità dell'arte di William Kentridge<\/strong>, Nobuyoshi Araki<\/strong>, Chris Ofili<\/strong>, Richard Prince<\/strong>, Hiroshi Sugimoto<\/strong>, Do-Ho Suh<\/strong>. Le predilezioni <\/strong>– "Kentridge è straordinario – spiega il gallerista – per la sua capacità di partire dal disegno per arrivare ad una idea di animazione alla vecchia maniera. Prince è un affabulatore di immagini e di sterotipi dell'Americana su cui insiste utilizzando spesso anche la parola come battuta fulminante, i cosidetti Jokes; quanto ad Araki, ho sempre apprezzato la profondità del suo sguardo che non si arresta sulle superficie delle cose; e specie nella sua serie dei Flowers, è capace di cogliere non tanto il loro splendore, quanto l'inizio della loro decadenza". <\/p>\n L'accostamento ai grandi <\/strong>– Quanto a Sugimoto, c'è un altro aspetto che lo rende particolarmente incisivo. Il fatto che sempre più di frequente le sue foto vengano accostate all'opera di maestri del passato. "E' successo di recente a Parigi, nel catalogo dedicato all'opera di Gustave Courbet<\/strong>, o a New York in una mostra dedicata a Seurat<\/strong>. Le sue foto accostate ai capolavori ottocenteschi; e credo sia un fatto, nuovo, insolito, ma che racconta della sua grandezza". <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Antonio Cardillo Pirandelliana – Una mostra che Antonio Cardillo, titolare della Duet Art, aveva in mente da tempo di realizzare: mettere insieme un discreto numero di artisti internazionali, da lui profondamente amati, in alcuni casi, personalmente frequentati, metterli a confronto tra di loro; metterli, anche, a confronto con un pubblico che può anche non conoscerne […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":14640,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,64,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
All over the world<\/strong> – Estrazione diversa: Araki e Sugimoto, due superstar della fotografia contemporanea, dal Giappone; Richard Prince, dagli Stati Uniti; Do-Ho Suh, dalla Corea; Kentridge sudafricano, Ofili, un inglese di colore. Ciascuno ha nel suo repertorio umano, il viaggio, lo spostamento dal luogo di origine, la contaminazione della culture; il mantenimento della propria cultura alla luce del nuovo e dell'inedito, che lo spostamento d'asse comporta. E tutti, ricorda Cardillo, presenti ormai da tempo nelle più prestigiose collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. <\/p>\n